di Fabio Gennari
Un risultato che aumenta il rammarico per la gara persa con il Bologna, ma che allo stesso tempo lancia segnali su quello che la Juventus può o meno fare durante i novanta minuti.
L’ultimo quarto di finale di Coppa Italia si è chiuso con una sorpresa clamorosa, l’Empoli per la prima volta nella sua storia accede alle semifinali del torneo superando ai rigori la squadra di Thiago Motta (5-3 il finale, sbagliano Vlahovic e Yildiz per la Vecchia Signora) dopo che i toscani avevano letteralmente dominato.
Il gol nel primo tempo di Maleh era stato una goccia nel mare biancazzurro, l’Empoli al 45′ ha colpito un palo e complessivamente gli ospiti sono arrivati con estrema facilità dalle parti di Perin, che ha respinto alcuni attacchi ma è stato anche graziato dall’imprecisione degli avversari. Il gol di Thuram aveva illuso i padroni di casa, nel finale Vlahovic poteva pure segnare il 2-1 ma sarebbe stata una beffa per l’Empoli. Ora i toscani, spazzati via con un sonoro 5-0 dall’Atalanta domenica scorsa, affronteranno il Bologna in doppia sfida. Poteva esserci la Dea, peccato per l’occasione mancata.
Il tecnico della Juventus ha parlato di atteggiamento vergognoso, la Juventus già domenica a Cagliari non aveva impressionato, ma la prova contro i toscani, in una gara da dentro o fuori come quella di Coppa Italia, ha stupito. Se i bianconeri non sono al top, anche l’Empoli “2” (in campo c’era pure il Primavera Bacci titolare, sembrava un gigante…) può far male. E la Dea, attesa domenica 9 marzo allo Stadium, deve andare a giocarsela a viso aperto per restare al vertice.