Rincorsa finale

Corsa europea: i punti ci sono ma bisogna andare a prenderseli. Dimenticandosi il 2022!

Non va troppo guardata la graduatoria in questo finale di stagione, tocca fare il massimo e invertire davvero la rotta in campionato

Corsa europea: i punti ci sono ma bisogna andare a prenderseli. Dimenticandosi il 2022!
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di Fabio Gennari

Il pareggio della Lazio con il Torino ha rimesso il destino dell'Atalanta nelle mani del gruppo di Gasperini. I biancocelesti hanno 5 punti di vantaggio con 2 partite in più, quindi la Dea ha la possibilità di superare la squadra di Sarri che è garantita dalla matematica. Ciò che però deve cambiare, però, è il rendimento del 2022 che i bergamaschi hanno messo in campo fino a questo momento: con 13 punti in 12 partite, la media è molto lontana dalle cavalcate del passato in questa stagione.

Per cambiare il corso della stagione è necessario tornare a far vedere quell'Atalanta cannibale che tra novembre e inizio dicembre mise in fila una serie di successi (tra cui Juventus e Napoli in trasferta) decisiva per la rincorsa che permise di arrivare al record di punti nel girone di andata (38 punti in 19 giornate). Se Gasperini trova la strada giusta per riproporre la Dea dei giorni migliori, puntare davvero ad una qualificazione all'Europa anche per la prossima stagione non sarebbe affatto utopico.

Tra l'altro, indipendentemente dalle altre squadre, c'è un precedente che può davvero far sognare. Nel campionato 2018/19, quello concluso con la prima qualificazione alla Champions League, l'Atalanta dopo 32 giornate aveva 53 punti (oggi, dopo 31 gare, sono 51). La differenza la fece un rush finale con 5 vittorie e 1 pareggio (16 punti) che è stato finora il migliore da quando Gasperini è a Bergamo. Per ripetersi bisogna trovare gli stimoli giusti e cercare di affidarsi alle certezze tecniche del gruppo.

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