Cosa lascia l'amichevole di Clusone contro l'U23, che ha segnato l'esordio stagionale
Buone sensazioni da diversi elementi della rosa. Kamaldeen Sulemana è stato il più in palla, ottimi i miglioramenti di Scalvini

di Fabio Gennari
Sabato (26 luglio), a Clusone, di fronte a oltre duemila spettatori, l'Atalanta ha fatto il suo esordio contro la formazione Under 23 di Bocchetti. Non una sgambata con gli amici dilettanti della Valle Seriana, ma una gara contro chi, nel girone C di Serie C, quest'anno proverà a confermarsi come una bella realtà del calcio italiano.
I segnali arrivati sono stati importanti da parte di entrambe le squadre, chiaro che la formazione di Juric sia ancora un cantiere, sia sul piano fisico, sia su quello tattico, ma ci sono già alcuni segnali da cogliere.

Con Scamacca che è rimasto fuori e si rivedrà probabilmente a Lipsia, il più in palla di tutti è parso Kamaldeen Sulemana. De Ketelaere e Maldini, nella ripresa, hanno fatto bene, ma la frequenza di gambe, la velocità e la buonissima tecnica che ha messo in mostra il nuovo arrivato hanno ben impressionato. Un palo, tante ripartenze nello spazio con palla messa in mezzo per i compagni e doti che aggiungono elementi di pericolosità alla rosa.

Il primo tempo di Scalvini è stato poi un ottimo segnale per il futuro, perché il ragazzo sembra davvero in crescita. Normale che giochi ancora con il freno a mano un po' tirato, ma alcune scelte sono state quelle del difensore che conosciamo. Nel primo tempo ha sfiorato il gol, ma tra Lipsia e Colonia il test sarà ancora più tosto e c'è fiducia.
Samardzic ha toccato tanti palloni e qualcosa ha sbagliato, ma quel numero 10 sulle spalle sembra un'assunzione di responsabilità. Ahanor schierato da braccetto conferma che le voci sul possibile acquisto di un esterno mancino non sono campate per aria, mentre, prestazione alla mano, il ragazzo ha grandi margini di crescita.

Complessivamente, l'Atalanta vista sabato non ha abbagliato con una goleada, ma si è mostrata per il cantiere che è. Nella prima parte di gara è stato lasciato più spazio alle ripartenze di Sulemana e Touré (da rivedere il maliano), mentre la ripresa ha visto più fraseggio attorno all'area in stile vecchia Atalanta. Bisogna avere pazienza e non pensare che tutto arrivi subito e con semplicità. Serve lavorare, giorno dopo giorno e guardando solo a quello che il campo dice. Avanti così.