Lo stadio che verrà

Curva Sud, finita la demolizione ora è tempo di scavi e tanta, tanta pazienza

C'è tanta curiosità per capire come evolveranno i lavori al Gewiss, ma al di là delle barriere adesso si vedrà poco o nulla

Curva Sud, finita la demolizione ora è tempo di scavi e tanta, tanta pazienza
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di Fabio Gennari

La parte anteriore del Cat 6015 Jumbo Demolition, il mostro da 350 tonnellate che ha demolito in pochi giorni la Curva Morosini, ha lasciato la zona dello stadio già venerdì scorso. Quella grande ganascia che ha sbriciolato la gradinata è stata smontata e caricata su un camion per fare ritorno nei magazzini della DeSpe e ora che la parte più scenografica della demolizione è terminata c'è curiosità di capire come evolveranno i lavori, ma è bene fare subito una puntualizzazione: si vedrà poco nonostante verrà fatto molto. Moltissimo.

I curiosi che si sono visti fuori dallo stadio rimarranno delusi: all'esterno del perimetro del cantiere, con davanti le barriere sistemate per proteggere e delimitare l'area di lavoro, ruspe e operai saranno impegnati in una serie di scavi che permetteranno di andare in profondità per la costruzione del parcheggio da 388 posti previsto dal progetto. Il grande "buco" che sarà creato servirà anche per gettare le fondamenta e tutti gli "incastri" che ospiteranno la struttura portante della nuova Morosini.

Si tratta di un lavoro di mesi, il cronoprogramma è ben scandito ma lo conoscono, giustamente, solo gli addetti ai lavori e le maestranze. La speranza è che non ci siano intoppi, ogni problema anche minimo può causare ritardi ed è ciò che va evitato come la peste.

C'è tempo, è vero, ma tutto è stato calcolato con precisione chirurgica: su un cantiere da quindici mesi è fondamentale che tutto veda per il verso giusto e da fuori non resta che seguire passo dopo passo gli scavi, le gettate, il posizionamento dei piloni e degli spalti, oltre a tutto il resto. Mentre il campionato, presto, ricomincerà.

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