Si tira un po' il fiato

Dal Cagliari al Bilbao, otto partite in 39 giorni: i ritmi calano un po’, c’è tempo per lavorare

Dopo la tirata dell'ultimo mese, l'Atalanta può respirare un minimo. E Palladino avrà più tempo per operare con il gruppo

Dal Cagliari al Bilbao, otto partite in 39 giorni: i ritmi calano un po’, c’è tempo per lavorare

Cagliari in casa (13 dicembre), Genoa fuori (21 dicembre), Inter (28 dicembre) e Roma (3 gennaio) in casa, Bologna fuori (7 dicembre), Torino in casa (10 dicembre), Pisa in trasferta (16 gennaio) e poi Athletic Bilbao a Bergamo (21 gennaio).

Dopo aver giocato sette gare in 21 giorni, il prossimo blocco di partite fino alla decisiva sfida interna contro l’Athletic Bilbao in Champions League prevede per la Dea otto partite in 39 giorni. Una media di poco inferiore a una sfida ogni cinque giorni e che permette di impostare un lavoro molto diverso rispetto al recente passato.

Se consideriamo che l’unico trittico pesante sarà Roma-Bologna-Torino tra il 3 e il 10 gennaio, il resto del cammino racconta di situazioni in cui c’è una settimana piena tra una sfida e l’altra. Quindi un tempo necessario per programmare carichi di lavoro e pure dei riposi. Inoltre, gli avversari non avranno tutti gli stessi tempo: l’Inter giocherà la semifinale di Supercoppa Italiana a Riad il 19 dicembre (contro il Bologna) e l’eventuale finalissima il 22 dicembre.

Ora la Dea ha bisogno di ritrovare continuità di risultati in campionato e di lavorare, lavorare e ancora lavorare. Da queste parti non è mai stato un problema incrociare le proprie fatiche con quelle delle sedute quotidiane agli ordini di mister Palladino, se c’è unità d’intenti la fiducia in una risalita può essere una splendida compagna di viaggio per l’Atalanta e la sua gente.