Il protagonista

De Ketelaere ha preso per mano l’Atalanta: lo vedi dai dettagli, gioca con spirito e a testa alta

Grande prestazione del belga contro la Fiorentina, bravo in entrambe le fasi di gioco e attento a rilanciare sempre l'azione offensiva

De Ketelaere ha preso per mano l’Atalanta: lo vedi dai dettagli, gioca con spirito e a testa alta

Le prestazioni migliori (di squadra) passano spesso da quello che riescono a fare i giocatori più bravi. Nell’Atalanta ce ne sono diversi, ma è indubbio che tra Francoforte e la gara contro la Fiorentina sugli schermi nerazzurri si sia visto un Charles De Ketelaere semplicemente straripante.

Qui il tema non è misurare gol e assist – che comunque arrivano, perché il belga, ieri (30 novembre), serve l’assist a Kossounou e poi chiama De Gea al miracolo in tuffo prima del tap-in vincente di Lookman -, ma ragionare sulla prestazione a 360 gradi.

Al netto dei numeri, importanti sia in fase offensiva (quattro tiri nello specchio su cinque tentati), sia difensiva (cinque palle recuperate, due falli commessi e due falli subiti), il numero 17 dei bergamaschi lascia sempre la sensazione di poter combinare qualcosa di grosso.

Prendete quell’azione in cui parte dai 40 metri difensivi e poi serve Scamacca, che di destro impegna De Gea: la propositività del belga sta proprio in quelle accelerazioni, in quelle scelte di tiro, nella continua ricerca della posizione migliore per ricevere (prima) e smistare (poi) il pallone.

Il tridente con Scamacca e Lookman sta dando ottimi risultati, i tre si trovano a meraviglia e producono continuamente occasioni. Si combinano: Lookman punta la profondità, Scamacca spalle alla porta si appoggia e distribuisce palloni, mentre uno come De Ketelaere fa un po’ tutto il resto. E, in questo momento, ci riesce molto, molto bene. La speranza è che continui a farlo anche nelle prossime gare, in Italia e in Europa.