De Ketelaere una spanna (e mezza) sopra a tutti, serata difficile per Kossounou
Il migliore in campo, per distacco, è il numero 17 belga, che nel finale ha trovato lo spunto decisivo per segnare il meraviglioso gol del 3-2
di Fabio Gennari
Il più bravo è senza dubbio De Ketelaere: il belga segna due reti ed è presente in tutte le azioni più pericolose della squadra orobica. Serata difficile, invece, per Kossounou, che si dimentica di Henderson in occasione del vantaggio empolese (e non solo).
Carnesecchi 6: subisce al 13’ un gol evitabilissimo da Colombo sugli sviluppi di una rimessa laterale (che dormita difensiva!), sul rigore di Esposito indovina il lato ma non riesce a intervenire. Per il resto, qualche uscita attenta e rilanci sempre precisi.
Kossounou 5,5: perde Henderson in occasione del primo gol ed è un errore grave. Non sembra sicuro come in tante altre occasioni e anche la palla che sbaglia per Lookman al 68’ è pesante (in quel momento si era sul 2-2).
Djimsiti 6: in campo al posto di Hien, al 5’ ha subito un’occasione in mischia che finisce tra le braccia di Vasquez e al 42’ colpisce un palo clamoroso su cross di De Ketelaere. Il contrasto con Grassi porta alla review del Var e all’assegnazione del rigore che vale il 2-2. Sfortunato negli episodi. (71’ Hien 6,5: entra molto bene, ribatte colpo su colpo tutte le palle in avanti dell’Empoli ed è preziosissimo).
Kolasinac 6,5: Henderson scappa in profondità sulla rimessa laterale dalla sua parte e arriva il primo gol; al 25’ colpisce il palo su cross di De Ketelaere. Ha il merito di non perdere mai contatto con la partita, anche nei momenti in cui la squadra sembra faticare un po’ di più.
Bellanova 6: gara di corsa e con tante iniziative - non sempre positive nella loro conclusione - dalla parte di Pezzella. Esce nel finale, quando Gasperini cerca lo spunto con Cuadrado per vincere la partita. (80’ Cuadrado s.v.).
Ederson 7: l’apertura che avvia l’azione del pareggio è splendida, nel primo tempo è uno dei migliori e si merita applausi perché l’Empoli gioca con un uomo in più in mezzo che spesso va a dargli fastidio. Ripresa un po’ meno lucida, ma di grande sostanza.
Pasalic 6,5: gioca una buonissima gara, apre lui per De Ketelaere in occasione del 3-2. In generale, è bravo a non uscire mai dalla sfida. Sia in fase offensiva che di copertura.
Zappacosta 6,5: assist perfetto per De Ketelaere che segna il pareggio, prima e dopo cerca di superare Gyasi nell’uno contro uno ed è spesso protagonista. Nel finale lascia spazio a Ruggeri per tenere alto il livello fisico della squadra. (71’ Ruggeri 6: buon finale di gara, sia in fase di spinta che di copertura).
De Ketelaere 8,5: stellare, il migliore in campo. Palla perfetta per Kolasinac che prende il palo (25’), al 34’ segna il gol del pari su bel cross di Zappacosta e poco dopo mette sulla testa di Djimsiti la palla del possibile vantaggio, che però si spegne di nuovo sul palo (42’). Suo il cross per Zaniolo da cui nasce il 2-1, l’ultima gemma di un primo tempo al top. Nella ripresa la nebbia del pareggio si fa fitta sul Gewiss, ma all’86’ decide di squarciarla con un gol, quello del 3-2, semplicemente meraviglioso. Un campione.
Retegui s.v.: inizia con grande impeto, cerca di partecipare alla manovra ma dopo un quarto d’ora si fa male ed esce dal campo nonostante qualche tentativo di rientro in seguito alle cure dei massaggiatori. (21’ Zaniolo 6: subito ammonito, nel recupero del primo tempo appoggia per Lookman un pallone perfetto che il nigeriano trasforma nel 2-1. Nella ripresa, però, tiene poco il pallone e non riesce a far salire i compagni. La punizione che guadagna in pieno recupero è di grande importanza).
Lookman 6,5: gioca uno dei primi tempi peggiori da quando è a Bergamo, eppure lo chiude con un gol da grande opportunista che vale il 2-1. Esce nel finale dopo qualche altro tentativo non concretizzato. (71’ Samardzic 6: entra bene, ha il merito di provare a ragionare palla a terra anche nei momenti più convulsi).
Gasperini 7: la squadra prende un gol evitabile e subisce il pari su rigore, chiama tutti a giocare in avanti e ancora una volta con i cambi riesce a trovare risorse importanti. Poi, nel finale, la decide un ragazzo che è sempre stato forte ma a cui lui ha dato una mano a togliersi un po’ di polvere dalle scarpe.