Questo de Roon va preservato Papu, che sfortuna quel palo!
De Roon il migliore di tutti, poi i difensori e qualche prestazione normale che invece poteva essere da applausi, come quella di Gomez. La Dea esce contro la Juventus dalla Coppa Italia, il centrocampista olandese è il più positivo e il suo rendimento sarà molto importante nel finale di una stagione che non è ancora finita e va onorata fino al 20 maggio cercando una nuova qualificazione all’Europa League.
Berisha 6: prima parata importante al 35’ sulla bella iniziativa personale di Mandzukic; al 41’ respinge un po’ così il cross di Douglas Costa e in apertura di ripresa è attento sul destro in diagonale di Marchisio (50’). Sulla traversa di Douglas Costa è fortunato, sul rigore di Pjanic non può nulla, ma alla fine subisce ancora una volta gol nella quinta partita stagionale in cui la squadra non segna. Peccato.
Mancini 6: ottima gara da terzo a destra in difesa, purtroppo è suo il mezzo contatto con Matuidi che vale il rigore (molto generoso) e l’episodio condiziona pesantemente il finale di partita. Esce con la squadra sotto di una rete, serata sfortunata. (76’ Rizzo 6: cerca di farsi vedere largo a destra nel finale di partita, non trova lo spunto decisivo ma alla fine il suo ingresso permette a Gasperini di avere un’opzione in più).
Caldara 6,5: annulla Mandzukic, non sbaglia quasi nulla e viene pure "picchiato" dagli avversari. Follia dare solo il giallo a Chiellini per quell’intervento con il piede a martello. Nel finale battibecca con Mandzukic, che lo colpisce volontariamente alla testa. Grande prestazione di carattere, quando ormai è prossimo il suo passaggio alla Juve.
Masiello 6,5: solo leggermente meno bene del compagno di reparto perché nel primo tempo Mandzukic gli scappa e costringe Berisha alla parata. Il suo voto è condizionato anche dal fatto che giocava contro il più veloce e sgusciante della Juventus, Douglas Costa, eppure ha fatto alla grande il suo dovere.
Hateboer 5,5: troppo timido contro Asamoah, avrebbe potuto spingere molto di più sostenendo l’azione di Ilicic prima e Rizzo poi ma non riesce quasi mai a sfondare facendosi vedere solo in fase di ripiegamento.
De Roon 7: il migliore dell’Atalanta. In mezzo corre per due, non perde mai la bussola e anche dal punto di vista tecnico è sempre molto preciso ed efficace. Ben tornato davvero Marten, in questo finale di stagione sarai determinante.
Freuler 6,5: ha una buona occasione nel cuore dell’area al 43’, ma il destro viene rimpallato. Corre anche lui molto e un paio di palloni recuperati meritavano miglior fortuna. (87’ Barrow s.v.).
Spinazzola 6: inizia con un paio di ottime accelerazioni, con il passare dei minuti però si abbassa e finisce per non sfondare più nella ripresa,quando Gomez invece avrebbe avuto bisogno di maggior sostegno. Gara diligente ma non troppo propositiva.
Cristante 5,5: si vede pochissimo in fase di inserimento, gioca pochi palloni nella zona pericolosa e, alla fine, è più un centrocampista aggiunto che un incursore. Peccato, in questo ruolo rende molto meno del solito anche se il cuore ce lo mette sempre.
Ilicic 6: grande assist per Gomez in avvio (uomo solo davanti al portiere), si ripete al 43’ con Freuler, ma nella ripresa si spegne con il passare dei minuti e dopo poco più di un’ora lascia spazio a Cornelius. Gara comunque positiva. (63’ Cornelius 5,5: gioca l’ultima mezz’ora e non riesce quasi mai a farsi notare. Peccato perché sarebbe servito molto il suo peso nel cuore dell’attacco).
Gomez 6: inizia con due buonissime giocate. Al 12’ sfiora il vantaggio su un grande assist di Ilicic, ma Buffon para a terra, e dopo una cinquantina di minuti ben giocati ha l’occasione più grande: 64’ minuto, errore di Benatia e sinistro da centrocampo che supera Buffon e incoccia incredibilmente sul palo. Peccato, prestazione solo sufficiente in una partita (due, se pensiamo anche alla gara di andata) che poteva vederlo protagonista assoluto.
All. Gasperini 6,5: lascia la competizione con una prestazione di squadra veramente buona. La sua Atalanta è ormai una splendida realtà del calcio italiano e adesso sarà determinante non farsi prendere dallo sconforto e cercare di motivare il gruppo per il rush finale in campionato. Animo, mister: c’è ancora molto da fare.