di Fabio Gennari
«Ora tutta quanta la Curva canterà per te. Dea, devi vincere, Dea, devi vincereeee». Il coro, per chi mangia pane e gradoni del Gewiss Stadium, è chiarissimo. Si canta nei momenti in cui serve spingere la squadra, quelli in cui bisogna cambiare marcia.
Si tratta di un coro per sostenere i giocatori con ancora più forza. Trascinare l’Atalanta al successo. E quel “devi”, contestualizzato nel momento del campionato che stiamo vivendo, è ancora più pesante. Determinante. Decisivo.
Atalanta-Venezia è una gara pesantissima per la corsa scudetto. Una di quelle che se sogni in grande non puoi sbagliare, prima nell’atteggiamento e poi nel risultato. Il gioco, le occasioni e i gol, quando hai i valori che ha la Dea, vengono quasi di conseguenza.
È chiaro a tutti a Zingonia quanto siano importanti i 3 punti di oggi (1 marzo) e la voglia è quella di andare a prenderseli tornando al successo interno in Serie A dopo oltre 70 giorni. Nel 2025, all’ombra di Città Alta, i nerazzurri hanno vinto solo con lo Sturm Graz.
Che sia di misura o di goleada poco importa. Alle 17 di oggi l’unico numero che conterà sarà quello dei punti in classifica e a quota 57 l’Atalanta guarderebbe con grande interesse a Napoli-Inter, che si gioca alle 18. Non c’è, forse, un risultato migliore di un altro nel big match, l’Atalanta può pensare prima di tutto al suo incontro e guardare avanti con la freschezza di chi sta provando a fare qualcosa di grande. A prendersi l’impossibile.