L'editoriale di Xavier Jacobelli

Dea, la presunzione si paga. Ora testa bassa e pedalare. Con la Juve sarà spareggio Champions

Dea, la presunzione si paga. Ora testa bassa e pedalare. Con la Juve sarà spareggio Champions
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di Xavier Jacobelli

Imprevista e imprevedibile, una delle peggiori Atalanta della stagione è stata battuta con pieno merito dal Cagliari, cui Mazzarri ha trasmesso tutta la sua grinta e la sua combattività, firmando una vittoria di fondamentale importanza lungo la strada della salvezza sarda.

È davvero singolare la dicotomia di cui soffre la Dea in questa stagione. In trasferta, la squadra marcia a una media scudetto (9 vittorie, 3 pareggi, 26 gol segnati, 11 subiti, 30 punti che, se il campionato si giocasse sempre fuori casa, la vedrebbero addirittura capolista). A Bergamo, invece, la Dea è un gambero: 3 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte, 18 gol fatti, 15 subiti, addirittura il dodicesimo posto nella graduatoria delle gare interne.

Troppo brutta per essere vera, oggi l'Atalanta ha sbagliato troppo, in alcune circostanze è stata anche sfortunata, ma tutto ciò non basta per assolverla. La verità è che la squadra ha inconsciamente peccato di presunzione, andando in campo con un atteggiamento esattamente opposto a quello umile, battagliero, orgoglioso alla base dell'eroico pareggio con la Lazio, dove Gasperini era stato costretto a rinunciare a dieci giocatori in un colpo solo e ciononostante la squadra aveva offerto una prova maiuscola.

Dall'Olimpico di Roma: ecco da dove i nerazzurri devono ripartire per rialzare subito la testa dopo il doppio peccato commesso affrontando il Cagliari in malo modo. Il primo è stato la doccia gelata di una sconfitta inattesa e, per questo, ancora più frustrante; il secondo, riguarda l'occasione perduta per ridurre lo svantaggio dall'Inter, clamorosamente sconfitta nel derby dal Milan che l'ha ribaltata in tre minuti grazie a Giroud. Ora, se è vero com'è vero che la Dea ha una partita da recuperare, ma, a occhio e croce, presumibilmente ci riuscirà solo in primavera, è altrettanto vero che il 13 febbraio la sfida con la nuova Juve di Vlahovic sarà già uno spareggio Champions.

Che a giocarla sia la vera Atalanta, non la brutta copia riveduta e scorretta in campo contro il Cagliari. La gara infrasettimanale di Coppa Italia con la Fiorentina, arriva a proposito. Quando si prendono mazzate come l'odierna, la medicina migliore è ritornare subito in gioco. Ora testa bassa e pedalare: abbiate fede, la vera Dea è un'altra.

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