L'editoriale di Xavier Jacobelli

Dea macchina da gol. Zapata e Pasalic micidiali. Pronti per lo Young Boys

Dea macchina da gol. Zapata e Pasalic micidiali. Pronti per lo Young Boys
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di Xavier Jacobelli

Breve riassunto dello stato dell’arte, a 72 ore dallo Young Boys (poi ci saranno Juve, Venezia, Napoli e Villarreal): 5-2 allo Spezia dopo essere passati inizialmente in svantaggio; terzo posto con l’Inter a pari punti, almeno sino a domani sera; 3 punti in più rispetto a un anno fa; 89 gol segnati nell’anno solare 2021, secondi solo al Bayern; Pasalic micidiale: quando vede lo Spezia segna sempre due gol: una doppietta e un assist per la stella croata che ha appena festeggiato la qualificazione al mondiale; Zapata a segno per la quinta partita consecutiva, firma la rete n. 75 in 145 partite con la Dea e detta l’assist n. 36; Muriel rompe il digiuno (centro n. 24 da subentrato); Zappacosta da Nazionale; rientri molto positivi di Toloi, Djmisiti, Pessina.

Si capisce perché Gasp sia molto soddisfatto. Per la vittoria sonante, naturalmente, ma soprattutto perché, recuperando l’uno dopo l’altro i grandi infortunati (e buone notizie stanno arrivando da Gosens e da Hateboer), il tecnico ha rimesso in moto la sua macchina da gol.

Non solo. Contrariamente al passato, l’Atalanta ha vinto la prima partita giocata dopo una sosta (negli ultimi sette precedenti c’era stato soltanto un successo) e anche questo è un bel segnale in vista della trasferta bernese, molto importante per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions, senza dimenticare che, all’ultimo giro del Gruppo F, il Villarreal dovrà presentarsi a Bergamo.

Attesa dalle prossime 8 partite in 28 giorni, la Dea denota una brillante condizione atletica e conferma la maturità della grande squadra, capace di dosare i propri sforzi una volta assunto il controllo dell’incontro davanti a un avversario presentatosi al Gewiss Stadium senza accusare timori reverenziali, sebbene i suoi problemi affondino le radici nella fragile tenuta difensiva (31 i gol incassati in 13 giornate). L’allievo Thiago Motta ce l’ha messa tutta per fare bella figura agli occhi del suo maestro, ma questa Atalanta scopre di sentirsi sempre meglio a mano a mano si inoltra nella stagione. E il calore della sua gente prende per mano una squadra che la sua gente onora.

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