Dea, a Palermo è sempre dura Ma ora c'è un Diamanti in più

Dea, a Palermo è sempre dura Ma ora c'è un Diamanti in più
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Fare punti a Palermo significa chiudere definitivamente il discorso salvezza anche dal punto di vista matematico. È questa la missione nerazzurra per la gara che si disputerà stasera in Sicilia. Con il Carpi impiegato giovedì a Milano e il Frosinone in trasferta a Verona contro il Chievo, i nerazzurri hanno un clamoroso match point da sfruttare al massimo. Reja recupera gli uomini migliori visto che de Roon, Cigarini e Diamanti saranno della partita. Tenendo conto dei valori che le due squadre hanno espresso in campionato e stanno esprimendo in quest’ultimo scorcio di stagione, ci sono tutti i presupposti per fare bene.

 

 

Le ultime 3 vittorie: da Doni a Gomez. Negli anni passati l’Atalanta ha giocato sul campo di Palermo con alterne fortune. Nel complesso non sono molte le vittorie ottenute dai nerazzurri in Serie A nel capoluogo siciliano, ma nelle ultime 3 vittorie, i tre punti sono stati raccolti sempre al termine di gare dense di emozioni. Nella stagione 2006/2007 la Dea si impose per 3-2 grazie alle reti di Rivalta, Tissone e Cristiano Doni.

 

 

Nel 2012/2013, nel momento più difficile di Denis, arrivò invece una vittoria per 2-1 firmata da Carmona e dallo stesso attaccante argentino partito inizialmente dalla panchina.

 

 

L’anno scorso, infine, sul terreno di gioco del Barbera maturò un 3-2 pirotecnico firmato da Baselli, un’autorete e Papu Gomez.

Torna Diamanti, prove tecniche di futuro? Reja potrà contare nuovamente su Diamanti dopo lo stop contro la Roma, ma la situazione del talento pratese è tutta da decifrare. Domenica scorsa la Curva Pisani ha esposto uno striscione abbastanza eloquente: gli ultras vedono in Diamanti un leader come non se ne vedevano da tempo e vorrebbero la riconferma per l’Atalanta del domani. La verità, come spetto accade, sta nel mezzo. In questo momento Diamanti ha un contratto con i cinesi del Guangzhou economicamente insostenibile per la Dea: fino al 31 dicembre 2016, infatti, il giocatore ha un accordo che gli garantisce 2,5 milioni di euro l’anno. A 33 anni, inoltre, ci sono tante valutazioni da fare e anche se il cartellino potrebbe costare poco o nulla, i dirigenti devono fare una scelta: sedersi al tavolo e trattare o guardare altrove? E poi, il giocatore resterebbe volentieri? Come si incastra uno stipendio come il suo in un gruppo dove il secondo giocatore più pagato è Pinilla, che guadagna poco più di 1 milione, quindi meno della metà?

 

alino diamanti atalanta esultanza

 

Borriello e Monachello, una poltrona per due. Se Diamanti è quasi certo che giocherà, dubbi per il ruolo di centravanti. Con Pinilla fuori dai giochi per infortunio, da qui al 15 maggio ci saranno 5 partite per i due centravanti della rosa Borriello e Monachello. Il primo contro la Roma ha fatto vedere cose inimmaginabili ed è chiamato a ripetersi. I segnali che arrivano sono confortanti: per il futuro non è esclusa una sua permanenza come attaccante alternativo a un centravanti che, comunque, sarà acquistato. Monachello vive invece un paradosso: è uno dei punti di riferimento dell’Under 21, eppure in campionato con l’Atalanta ha giocato solo 3 volte da titolare, in casa con l’Inter, a Frosinone e in casa con la Juve. Con solo 1 gol ufficiale (in Coppa Italia a Udine) all’attivo e tanta panchina, la sensazione che qualche possibilità in più possa esserci in questo finale di stagione è diffusa, ma il rischio è che ci sia troppo poco tempo per valutarlo a fondo. E se alla fine, in alcune partite, giocassero entrambi?

Ultime di formazione: Stendardo e Conti dall’inizio. L’ultimo turno infrasettimanale della stagione sarà condizionato sia dalle fatiche della partita con la Roma che da quelle (previste) di domenica prossima con il Chievo. La Dea dal primo minuto dovrebbe mandare in campo Stendardo e Conti al posto dello squalificato Masiello e di Toloi, con Paletta e Dramè a completare la linea a 4 davanti a Sportiello. Detto di de Roon e Cigarini che rientreranno in mezzo, Freuler potrebbe dunque avere una nuova opportunità di giocare dopo i 96 minuti contro la Roma. In attacco l'ipotesi Diamanti e Gomez a supporto di Borriello sembra la soluzione più logica, ma attenzione anche a Monachello e Gakpè.

 

Carpi-Atalanta

 

Porte chiuse al Barbera, uno spettacolo desolante. Chiudiamo con le ultime che arrivano dalla Sicilia. Lo stadio sarà aperto solo per gli addetti ai lavori e gli invitati delle società. I tifosi rosanero dovranno stare fuori perché durante la partita con la Lazio si sono registrati disordini che hanno causato la sospensione della partita in un paio di circostanze. Pare che cercheranno comunque di sostenere la squadra dall'esterno dell'impianto. Come sempre in questi casi, pagano tutti per colpa di pochi e soprattutto si giocherà una partita di Serie A in un contesto tanto desolante quanto incredibile. Poteva essere un match vibrante da giocare in un catino infuocato, si trasformerà in una sfida dalla cornice inedita (si udiranno le voci dei due tecnici) con in palio punti vitali per gli uni e della tranquillità per gli altri. Chi perde? Il calcio e i tifosi per bene, ancora una volta.

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