di Alessandro Giovanni Pagliarini
Cinque minuti di pura magia hanno regalato all’Atalanta Primavera una vittoria per 2-1 che sa di impresa. Al “Pietro Zucchini” di Budrio, i ragazzi di Giovanni Bosi hanno ribaltato il Bologna nel finale con una rimonta che fotografa perfettamente lo spirito di questa squadra: nessuna individualità di spicco, ma un gruppo che lotta come un sol uomo.
Un primo tempo in salita
La gara sembrava essersi messa male per i nerazzurri. Dopo un avvio promettente con le occasioni di Bono e Mencaraglia, la squadra ha subito l’iniziativa del Bologna nella seconda parte del primo tempo, sbloccandola dagli undici metri al 41′.
A onor del vero, il rigore del vantaggio rossoblù è apparso davvero generoso: un contatto lievissimo di Ramaj su Lai che l’attaccante bolognese ha cercato e ottenuto con una caduta teatrale. Episodio dubbio che ha fatto la differenza nell’economia del primo tempo.
La scossa di Bosi cambia tutto
L’intervallo è stato decisivo. Mister Bosi ha dato una scossa tattica e mentale alla squadra, inserendo Baldo, Mungari e Pedretti, classe 2008 all’esordio in categoria. Il cambio di assetto ha trasformato l’Atalanta: più offensiva, più solida, con una spinta inarrestabile.
La ripresa è stata un monologo nerazzurro. La squadra ha attaccato a più riprese, crescendo d’intensità minuto dopo minuto. Al 68′ proprio Baldo ha sfiorato il pari con un destro che ha accarezzato il palo, preludio a un finale da cardiopalma.
Succede tutto in cinque minuti
Quando tutto sembrava perduto, ecco la magia. A cinque minuti dalla fine Samir Mouisse, subentrato al 75′, ha riportato il match in parità con un’incursione perfetta dalla sinistra, toccando il palo prima di insaccarsi.
Poi, al 90′, Baldo ha completato l’opera dal dischetto, trasformando con estrema freddezza un rigore conquistato da Pedretti per un tocco di mano in area da parte di un difensore del Bologna.
Squadra in crescita
Questa Atalanta Primavera non ha forse i singoli più talentuosi del campionato, ma possiede qualcosa di più prezioso: lo spirito di squadra. Tutti danno il massimo gli uni per gli altri, in una prova corale che ha dell’incredibile.
Dopo sei giornate, la Dea è momentaneamente seconda in classifica con 12 punti, frutto di tre vittorie e tre pareggi. Il dato che più colpisce è l’imbattibilità mantenuta sin qui, segno di una squadra che ha trovato la sua identità e non molla mai.
Con 12 gol realizzati in sei partite, i nerazzurri vantano il miglior attacco del campionato. La difesa soffre qualcosa in più con 7 gol subiti, ma il bilancio complessivo è più che positivo. Dopo i pareggi per 3-3 con il Frosinone e 0-0 con l’Inter, tornare alla vittoria vale oro per i ragazzi di Bosi.
Testa alla Youth League
Martedì 30 settembre i nerazzurri torneranno in campo per la Youth League contro il Club Brugge a Caravaggio, poi sabato prossimo la sfida al Parma. Due appuntamenti per continuare a sognare in grande, forti di una consapevolezza: questa squadra non si arrende mai.