Di primato in primato, di corsa verso la Champions
di Xavier Jacobelli
Inarrestabile, straripante, l’Atalanta schiacciasassi continua a correre verso la Champions League, è sempre quarta e sola, con una partita da recuperare, il 28 febbraio, a San Siro, in casa Inter. La squadra nerazzurra infila la quinta vittoria consecutiva (la settima di fila in casa: eguagliando il record stabilito nelle stagioni ’67/68, 2019/2020, 2020/2021) e porta a 11 il numero dei successi inanellati nelle ultime 13 gare disputate in tutte e tre le competizioni in cui è in lizza, scanditi da 35 gol (soltanto 9 i subiti).
Di primato in primato, Gasperini ha portato a 704 le reti realizzate dalla sua Dea nelle 363 partite che ha guidato dal 2016 a questa che è l’ottava stagione consecutiva a Bergamo. Se poi con Bakker sono diventati 19 i giocatori andati sino a questo momento a bersaglio e la media è stata di 3,5 gol a partita in ciascuno degli ultimi cinque incontri, si capisce perché bisogna dare i numeri per spiegare il momento platinato dei nerazzurri.
E che dire di Pasalic, quarto gol, il centrocampista più prolifico della Serie A dal 2018 a oggi? E di Carnesecchi che para due rigori a Pinamonti l’uno dopo l’altro e si conferma uno dei più forti portieri del campionato, uno da Nazionale? E del sontuoso Koopmeiners? L’olandese è arrivato a 7 gol e 3 assist, neocapocannoniere della squadra ex aequo con Lookman, vicecampione d’Africa con la sua Nigeria, in tribuna causa distorsione alla caviglia rimediata nella finale con la Costa d'Avorio?
Se al Gewiss Stadium non ci fossero stati almeno tre guizzi decisivi di Consigli, il Sassuolo sarebbe tornato a casa con un punteggio ancora più pesante per una squadra che non si ritrovava in una situazione così delicata da undici anni a questa parte, dal campionato 2012-2013, il primo in Serie A. Ma contro questa Atalanta c’era poco da fare.