Diao e super Vismara rovinano la festa al Mantova: l'Atalanta U23 strappa un punto
In uno stadio Martelli caldissimo e sold out, i nerazzurri giocano una grande partita e portano a casa un 1-1 contro la capolista
di Alessandro Giovanni Pagliarini
Sabato sera (30 marzo), in uno stadio Martelli sold out, in un’atmosfera caldissima, l’Atalanta U23 non ha affatto sfigurato contro la capolista Mantova. I virgiliani, primi nel Girone A di Serie C, speravano di festeggiare la promozione matematica in Serie B grazie a una vittoria davanti ai propri tifosi, ma i nerazzurri hanno rinviato le celebrazioni al prossimo turno. Nonostante le numerose defezioni in difesa (out Varnier, Del Lungo, Solcia e Berto), i nerazzurri si sono giocati la vittoria fino alla fine.
La Dea ha affrontato la gara a viso aperto, dando vita a un match spettacolare. Tante azioni esaltanti, continui ribaltamenti di fronte e, soprattutto, grandi emozioni. «Oggi è stata una gran bella partita, un grande spot per la Serie C - ha commentato mister Francesco Modesto al termine del match -. Abbiamo avuto una crescita importante, i ragazzi hanno dimostrato ancora una volta di saper giocare a calcio. Una grande prestazione contro un Mantova forte e propositivo».
I nerazzurri, passati in vantaggio nel primo tempo grazie alla terza rete tra i professionisti di Siren Diao, hanno sfiorato più volte il raddoppio con lo stesso Diao e con Capone, autore peraltro dell’assist al gol dello spagnolo. Nella ripresa sono venuti fuori prepotentemente anche i padroni di casa, con i bergamaschi costretti ad arretrare per tirare un po’ il fiato.
Dopo aver mancato il raddoppio con De Nipoti, la Dea è stata bucata dallo splendido diagonale di Wieser. Il punteggio si è chiuso quindi sull’1-1, sebbene l’Atalanta si sia rivelata ulteriormente pericolosa con i subentrati Jimenez e Vlahovic (il serbo ha colpito una traversa clamorosa, complice un ottimo intervento di Festa). Anche il Mantova può reclamare un legno, colpito da Burrai su punizione in pieno recupero.
L’eroe di giornata, sponda nerazzurri, è stato nuovamente il portiere Paolo Vismara. L’estremo difensore classe 2003 si è reso protagonista di un’altra super prestazione, salvando a più riprese la porta dei bergamaschi. Da sottolineare anche l’ottima prova degli esterni, Palestra e Bernasconi, così come la crescita di un ritrovato De Nipoti. Bene anche la difesa “improvvisata”, con Ceresoli e Ghislandi ad affiancare Bonfanti. Dulcis in fundo, riecco Mendicino: un classe 2006 che in una partita del genere gioca con la serenità di un veterano, non può passare inosservato.