Il dilemma si ripete (di nuovo) Puntare su Berisha o sul Gollo?

Il dilemma si ripete (di nuovo) Puntare su Berisha o sul Gollo?
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La domanda sorge spontanea e non ha certo l'intenzione di minare le certezze di chi per mesi ha difeso la porta della Dea. Premesso ciò, ci chiediamo: nelle ultime sette giornate di campionato, con l’Europa difficile ma comunque ancora possibile da conquistare, è giusto puntare su Berisha oppure va provato Gollini? In tema di portieri, l’Atalanta ha sempre messo in mostra ragazzi molto interessanti, ma in questa storica stagione Gasperini si è affidato al numero 1 della nazionale albanese regalando ogni tanto un po’ di spazio anche al ragazzo classe 1995 italiano in prestito dall’Aston Villa. Siccome si avvicina il termine della stagione, per capire al meglio cosa fare l’anno prossimo sarebbe meglio provare Gollini, ma se il titolare è sempre stato Berisha, perché cambiare ora che siamo agli sgoccioli? Il tema è caldo, proviamo ad analizzarlo assieme senza nessuna forzatura e sottolineando che comunque siamo di fronte a due buonissimi portieri che, tra l’altro, nelle ultime due giornate hanno risposto alla grande alle sollecitazioni.

 

 

Perché è giusto insistere con Berisha. Il numero uno della nazionale albanese è arrivato a Bergamo l’anno scorso nell’ultimo giorno di mercato, l’Atalanta lo prese in prestito con diritto di riscatto dalla Lazio nei giorni in cui Sportiello era ormai con la valigia in mano. Il suo rendimento è stato positivo, la società all’inizio della stagione ha deciso di riscattarlo (a circa 5 milioni) mettendo a disposizione di Gasperini un portiere di esperienza internazionale che ha spesso ben figurato. Berisha ha qualche difetto nelle uscite alte, ma tra i pali ha messo in mostra ottime qualità e ci sono gare in cui ha salvato il risultato (come all’andata proprio con la Spal), mentre in altre non si è espresso sui suoi livelli migliori. Per una squadra come l’Atalanta è un elemento importante, qui non si mettono assolutamente in discussione la sua titolarità e il suo valore, ma il ragionamento che viene spontaneo un po’ a tutti è questo: pensando al futuro e al riscatto di Gollini, è giusto insistere con Berisha oppure meglio provare sul campo il ragazzo italiano?

Perché è giusto lanciare Gollini. Il tecnico dell’Atalanta quando lo ha mandato in campo ha spesso sottolineato che era un modo per dimostrare considerazione ad un portiere che ha dei valori e che meriterebbe di giocare. Da un lato l’Atalanta non ha un problema tra i pali visto che Berisha è affidabile, ma dall’altro non è nemmeno pensabile che Gollini resti a Bergamo, a soli 23 anni, per fare ancora il secondo del compagno. Il ragazzo cresciuto a Ferrara ha già alle spalle un intero campionato di Serie A con la maglia del Verona, il passaggio agli inglesi dell’Aston Villa non è stato foriero di particolari soddisfazioni e l’arrivo a Bergamo sembrava destinato a spostare un po’ le gerarchie. Dopo la gara vinta con l’Udinese grazie anche a due suoi buonissimi interventi, il “Gollo” non ha nascosto a mezzo social quanto abbia voglia di giocare e a fine stagione saranno tirate le conclusioni: era arrivato per giocarsi il posto con Berisha a gennaio 2017, quando Sportiello si è spostato a Firenze, ma non è mai diventato il titolare dell’Atalanta.

 

 

La scelta del Gasp: con Samp e Spal dentro Berisha. Alla vigilia di Atalanta-Udinese, Gasperini aveva annunciato che avrebbe giocato Gollini per alcuni problemi fisici di Berisha al ginocchio. Nella conferenza pre-Sampdoria aveva parlato di scelta tecnica da fare visto che Berisha era rientrato. E in campo ci è finito proprio l’estremo difensore albanese. Stessa cosa contro la Spal. Tutto definito quindi, con Berisha sempre titolare? Difficile dirlo, il tecnico di Grugliasco ci ha spesso stupito con scelte particolari rivelatesi poi vincenti e quindi non resta che affidarsi a lui. Sicuramente, la convinzione del Gasp di puntare su giovani italiani di valore potrebbe spostare un po’ di certezze sulla scelta di Gollini ma, forse, il mister potrebbe volere puntare sulle certezze in questa rincorsa europea. Se così fosse, l’augurio speciale è quello che non venga mai fatto un cambio tra i pali per una diminuzione degli stimoli e che tutto venga deciso a fine campionato. Puntare su Gollini significa affiancargli come secondo un portiere d’esperienza ma farlo giocare con continuità; viceversa il ragazzo difficilmente resterà a Bergamo e quindi il futuro è tutto da scrivere.

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