L’Atalanta conquista tre punti d’oro in Champions League battendo 2-1 il Club Brugge in una serata di sofferenza ma anche di grande carattere alla New Balance Arena. La Dea ribalta lo svantaggio maturato nel primo tempo grazie al rigore di Samardzic al 74′ e al gol decisivo di Pasalic all’88’, regalando a Juric una vittoria fondamentale per il cammino europeo dei nerazzurri.
Primo tempo
L’Atalanta parte con il piede giusto e sfiora il vantaggio già al 3′ con uno splendido destro al volo di Bernasconi dal limite dell’area, che termina di poco a lato. La Dea continua a spingere e al 20′ è Ederson a rendersi pericoloso con una gran giocata: tunnel su Vanaken, accentramento e diagonale potente col destro che però manca di precisione.
Al 32′ altra occasione dei bergamaschi: Lookman imbuca per l’inserimento di Kossounou, fermato da Stankovic, poi Bernasconi mette in mezzo per Pasalic che di testa spaventa la difesa belga.
Ma al 38′ arriva la doccia fredda: grave errore in disimpegno di de Roon che regala il pallone a Carlos Forbs. Il portoghese si accentra e serve Tresoldi, che scarica subito per Tzolis. Il greco si inventa un numero straordinario: con una finta manda fuori tempo Djimsiti e Kossounou, si sposta il pallone sul destro e calcia a giro pescando l’angolino basso alla sinistra di Carnesecchi.
Secondo tempo
Juric corre subito ai ripari: nella ripresa dentro Zappacosta per Bellanova (problema all’adduttore sinistro) e al 52′ altro cambio forzato con Musah che sostituisce Kossounou, anche lui fermato da un risentimento al flessore destro. De Roon arretra sulla linea dei difensori. Al 58′ primo giallo per la Dea: ammonito Musah per trattenuta su Sandra.
La svolta arriva al 62′ quando Juric inserisce Kamaldeen Sulemana e Samardzic al posto di Ederson e Lookman. Proprio il ghanese entra benissimo in campo e stravolge completamente la gara con la sua velocità devastante.
Al 73′ arriva l’episodio che cambia la partita: Sandra, pressato da Ahanor, sbaglia un retropassaggio che Musah intercetta. Lo statunitense scappa via ma viene fermato da Jackers in uscita. Sul pallone vacante si fionda Pasalic che anticipa il portiere e conquista un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Samardzic che lo realizza in maniera glaciale spiazzando Jackers: 1-1.
Il finale thrilling
Al 75′ il Club Brugge sfiora il nuovo vantaggio: Musah sbaglia la misura di un retropassaggio a Carnesecchi, Vermant (entrato al 63′ per Tresoldi) intercetta e calcia a porta vuota da posizione defilata, mancando però lo specchio per questione di centimetri.
Al 78′ è ancora Kamaldeen a rendersi pericoloso con una progressione da urlo: contropiede fulminante del ghanese che si fa tutto il campo palla al piede, lascia sul posto Vanaken con una finta e calcia col destro a giro sul secondo palo, mancando l’appuntamento col gol per un soffio.
Dieci minuti dopo la Dea completa la rimonta: corner dalla sinistra, Samardzic scambia con Bernasconi e la mette in mezzo, Musah spizza sul primo palo e favorisce la stoccata vincente di Pasalic, bravissimo a insaccare di testa da pochi passi fulminando un incolpevole Jackers.
La Dea riesce a gestire i minuti finali e conquista una vittoria pesantissima per il cammino in Champions League. Una rimonta costruita con carattere e qualità. Note negative gli infortuni di Bellanova e Kossounou, che si aggiungono alla già lunga lista di assenti. Ma stasera conta solo il risultato: tre punti d’oro che rilanciano le ambizioni europee dei nerazzurri e confermano il buon momento della squadra di Juric.