L’Atalanta non sbaglia: serviva una prova di autorità per proseguire il cammino in Coppa Italia e la squadra di Raffaele Palladino risponde con un netto 4-0 al Genoa, che vale la qualificazione ai quarti di finale. Una prestazione convincente, continua, dominata dal primo all’ultimo minuto, con segnali incoraggianti da tutto il gruppo – titolari e subentrati.
Primo tempo
La Dea parte con ritmo altissimo, sfruttando soprattutto il lato sinistro con un ispirato Zalewski. Dopo il brivido iniziale su Ekhator, fermato da Sportiello, i nerazzurri salgono di colpi: Pasalic colpisce la traversa di testa al 18’ su cross di De Ketelaere, e un minuto dopo arriva il meritato vantaggio.
È proprio Zalewski a pennellare il cross che Djimsiti trasforma in oro con una torsione perfetta infilando Siegrist. Il raddoppio sembra nell’aria: Maldini (appena entrato dopo l’infortunio di Kamaldeen) centra un palo su punizione, poi sciupa di un soffio un filtrante di de Roon. La partita del Genoa si complica al 35’: Fini, ultimo uomo, stende Bellanova lanciato verso la porta e si becca il rosso diretto.
Secondo tempo
Nella ripresa l’Atalanta continua a premere e al 54’ arriva il gol più bello della serata: Maldini recupera palla, appoggia a de Roon e il capitano inventa un destro di collo esterno che si infila sotto l’incrocio. Una prodezza pura che manda la Dea sul 2-0.
Palladino gestisce, inserisce forze fresche e la squadra continua a creare. Al 81’ arriva il tris: Bernasconi imbuca per Scamacca, ma il tiro del centravanti viene deviato da Pasalic che anticipa tutti sul secondo palo e appoggia in rete il 3-0. Un gol che ha chiuso virtualmente il discorso qualificazione.
Nel recupero c’è spazio anche per una bella storia. Su un calcio d’angolo, Pasalic fa da sponda e il classe 2008 Ahanor, ex di giornata, approfitta di un errore di Siegrist per firmare il suo primo gol tra i professionisti con la maglia nerazzurra. Il 4-0 finale chiude una serata quasi perfetta.
Una Dea solida e affamata
Palladino ottiene una vittoria netta e una prestazione di grande qualità, con tanti segnali positivi: la condizione atletica in crescita, la ritrovata incisività sulle fasce, le giocate dei talenti offensivi e l’impatto dei giovani subentrati.
La Coppa Italia è un obiettivo dichiarato, e l’Atalanta lo dimostra sul campo. Il percorso continua: la Dea c’è, gioca bene e manda un messaggio forte alle avversarie







