L’Atalanta non riesce a sbloccarsi e al Tardini si ferma sull’1-1 contro il Parma nella seconda giornata di Serie A. Dopo il pareggio casalingo contro il Pisa, la squadra di Ivan Juric colleziona il secondo risultato di parità consecutivo, portandosi a quota due punti in classifica.
La gara si è sviluppata su ritmi modesti per gran parte dei novanta minuti, con entrambe le squadre che hanno faticato a trovare fluidità nella manovra offensiva. Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0 nonostante una clamorosa occasione per l’Atalanta al 18′: Scamacca ha sorpreso Suzuki fuori dai pali con un tiro dalla distanza, ma il pallone si è stampato sul palo interno prima di tornare in campo.
Nella seconda frazione la gara ha acquisito maggiore intensità. Al 57′ Carnesecchi si è reso protagonista di una tripla parata consecutiva su Oristanio e Sorensen, dimostrando i propri riflessi ma evidenziando anche alcune lacune difensive dei nerazzurri.
I cambi di Juric hanno dato maggiore vivacità alla manovra: al 64′ sono entrati Krstovic, Kamaldeen e Zappacosta al posto di Scamacca, Maldini e Zalewski. Il nuovo assetto ha portato benefici immediati, anche se la Dea ha continuato a peccare di precisione negli ultimi metri, come dimostrato dall’errore di Krstovic al 74′ quando, servito perfettamente da Pasalic, ha calciato debolmente tra le braccia di Suzuki.
Al 79′ l’Atalanta è passata in vantaggio con una bella azione corale: de Roon ha scodellato dalla destra, Hien ha fatto sponda di testa proteggendo il pallone e scaricando per Pasalic, bravo a concludere di prima intenzione dal limite dell’area battendo Suzuki nell’angolino basso.
Il vantaggio però è durato appena sei minuti. All’85’ il Parma ha trovato il pareggio con Patrick Cutrone, entrato dalla panchina e lesto a ribattere in rete la respinta di Carnesecchi su colpo di testa di Delprato.
Nel finale l’Atalanta ha avuto la chance per tornare in vantaggio: contropiede perfetto con De Ketelaere che ha servito Krstovic, ma il montenegrino si è complicato l’azione perdendo tempo prezioso e permettendo a Delprato di chiudere su Pasalic al momento del tap-in.