Diritti tv: per l'Atalanta 55,2 milioni di euro (gli stessi della Fiorentina), mica male
I valori di quanto è stato assegnato alle squadre del nostro campionato nella stagione appena conclusa e le differenze con la Premier League
di Fabio Gennari
L'Atalanta, nella stagione 2022/23, ha chiuso al settimo posto insieme alla Fiorentina nella classifica degli introiti da diritti televisivi. Bergamaschi e fiorentini hanno raggranellato 55,2 milioni di euro su un totale di poco più di un miliardo e si tratta di un risultato importante per le casse degli orobici, che fanno di diritti tv e player-treading (compravendita di calciatori) due assi fondamentali su cui poggiare la sostenibilità aziendale. Davanti ci sono praticamente solo le big, tutte le altre seguono, con la Cremonese ultima a quota 29,4 milioni.
La cifra di 55,2 milioni è composta da diverse voci. In percentuale, la metà del totale dei diritti per la A (509 milioni) vengono distribuiti equamente tra tutte le venti squadre di campionato e vale 25,5 milioni a squadra.
Praticamente è la metà di quanto incassa l'Atalanta. Le altre voci sono un parametro legato agli ascolti (8 per cento), uno per il pubblico (12 per cento), uno per la storia (5 per cento), uno per i risultati nei cinque anni precedenti (10 per cento) e uno per quelli dell'ultimo anno (15 per cento). La Dea, grazie a queste ultime due voci, ha incassato oltre 20 milioni di euro.
In testa alla classifica di A dei diritti televisivi c'è l'Inter (87,1 milioni di euro), al secondo posto si piazza il Napoli (80,3 milioni), mentre il podio è completato dal Milan (80 milioni), con la Juventus quarta davanti a Lazio (quinta) e Roma (sesta).
Clamorosa la differenza con la Premier League: il Norwich City, ultima squadra della lega inglese nella stagione 2021/22, incassò 116,4 milioni di euro. Quasi 30 in più rispetto alla prima in classifica dell'Italia. Il Manchester City, vincitore del titolo, ha incassato ben 187,2 milioni.