Le pagelle

Djimsiti migliore in campo per distacco, Sportiello non fa una parata in casa della capolista

Tante prestazioni importanti per i bergamaschi, ma il migliore è il centrale albanese, che guida alla grande un'ottima difesa. Ilicic, questa volta, non incide

Djimsiti migliore in campo per distacco, Sportiello non fa una parata in casa della capolista
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di Fabio Gennari

Grande prova corale dell'Atalanta, che ferma a più riprese e in bello stile l'attacco dell'Inter e sfiora in diverse occasioni il gol. Sconfitta un po' casuale, con un gol preso in mischia e Sportiello che non compie nessuna parata e si vede solo per la deviazione di testa sul fondo su un retropassaggio rischioso di Romero.

Sportiello s.v.: unico brivido al 14’, con il salvataggio di testa su retropassaggio di Romero. Prende gol da Skriniar al 54’ senza aver mai effettuato una parata e alla fine la sua gara è un “senza voto” pulito.

Toloi 7: non ha un uomo da seguire e allora prende Perisic quando Maehle esce su Bastoni. Sia nel primo che nel secondo tempo tiene un livello altissimo di prestazione, che solo la scivolata della ripresa con Lukaku che si invola rischia di macchiare.

Romero 7: sbaglia un paio di appoggi, ma è costantemente in marcatura su Lautaro Martinez con ottimi risultati fino al riposo. Un po’ in ritardo su Skriniar nel momento del gol preso, ma è prodigioso su Lukaku al 57’ (era il 2-0). La sua prestazione resta da applausi, chiude anche da centravanti.

Djimsiti 8: migliore in campo. Parte su Lukaku e lo tiene benissimo, strepitoso il doppio intervento al 25’ prima sul belga e poi in chiusura su Lautaro. Al 40’ viene stoppato sulla linea di porta da Brozovic, chiude il primo tempo con un altro paio di ottimi interventi (81’ Palomino s.v.).

 

Mahele 6,5: buon primo tempo dalla parte di Perisic, si conferma anche nella ripresa molto pimpante, sia dal punto di vista atletico che tecnico.

De Roon 7,5: grande il primo tempo nella zona di Barella, lo controlla e riparte con ottima continuità. Anche nella ripresa è da applausi, gara di grandissima sostanza.

Freuler 7,5: gioca in costante pressione avanzata ed è sempre pericoloso. Bravo a coprire e poi a ribaltare l’azione in avanti. Come per de Roon, prestazione da applausi. (81’ Pasalic s.v.: sfiora il gol del pareggio con una bella girata di destro che si spegne di un soffio sopra l’incrocio dei pali).

Gosens 6: prima iniziativa al 10’ con palla in mezzo e nessuno pronto a fare gol. Poi per tutto il primo tempo controlla la situazione, con Hakimi che non trova mai la profondità. Meno prorompente di altre volte, nella ripresa si vede poco e forse è il giocatore che manca di più.

Pessina 6,5: si occupa con Malinovskyi della prima pressione. Fino al 45’ è molto attento dal punto di vista tattico e cerca anche qualche sortita offensiva. Nella ripresa, dopo il gol del vantaggio dell’Inter, esce per Miranchuk quando la squadra prova il tutto per tutto.  (73’ Miranchuk 6: buon finale di gara, non trova lo spunto vincente ma è propositivo).

 

Malinovskyi 6,5: scelta a sorpresa di Gasperini dall’inizio, per lui terza da titolare consecutiva in campionato. Si muove molto bene con Pessina, portando la prima pressione sull’azione dell’Inter, che infatti sceglie costantemente il lancio lungo. (46’ Ilicic 5,5: passo indietro rispetto alle ultime uscite. Gira molto alla ricerca della posizione giusta, non trova mai la giocata vincente, ma almeno ci ha provato).

Zapata 7: primo tempo di grande lotta, al 39’ costringe Handanovic al miracolo in tuffo sulla riga di porta e al 68’ ci prova ancora con il destro che finisce sul fondo di un soffio: due delle occasioni più limpide sono merito suo. (70’ Muriel 6: entra con la difesa dell’Inter molto intasata, riesce a concludere verso Handanovic una sola volta da posizione defilata, ma viene ribattuto).

Gasperini 7,5: si presenta in casa dell’Inter con una modulo molto efficace, non concede praticamente nulla e crea almeno quattro palle gol nitide in una gara molto combattuta. Il risultato non sorride ma la prestazione è da applausi. Avanti così.

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