La tornata di gare con le Nazionali ha regalato un doppio sorriso, molto importante per il morale (nerazzurro) e per i suoi numeri stagionali, a Nikola Krstovic.
Il centravanti dell’Atalanta era reduce da un periodo con prestazioni anche positive – come quella di Marsiglia -, ma tante, troppe difficoltà in zona gol. E a proposito di gol, con il Montenegro il numero 90 della Dea ha timbrato il cartellino sul campo di Gibilterra (calcio di rigore) e ieri sera (17 novembre), a Pogdorica, contro la Croazia (destro da fuori area per il momentaneo 2-0 dei padroni di casa, poi sconfitti).
Al netto dei risultati ottenuti dalla squadra – certamente non parliamo di una Nazionale protagonista di un cammino entusiasmante nelle qualificazioni al Mondiale -, per il nerazzurro era importante giocare con continuità e trovare soddisfazione, oltre che confidenza, alla conclusione.
Obiettivo, da questo punto di vista, sicuramente centrato. Nella speranza che il filo del discorso con il gol adesso continui anche nelle prossime partite con la maglia della Dea. Scamacca, del resto, è ancora alla ricerca della miglior condizione, quindi Krstovic deve giocarsi al meglio le sue carte con il nuovo mister, Palladino.
Nelle ultime ore, tra l’altro, hanno iniziato a circolare anche alcune voci di mercato che vorrebbero Krstovic sulla lista dei desideri della Roma (insieme a Zirkzee e pure Scamacca, tra gli altri), a conferma di una considerazione del ragazzo che resta molto alta anche in un momento in cui sta cercando ancora quella continuità in fase realizzativa che si chiede praticamente sempre ai centravanti. Intanto, in Nazionale, due partite da titolare, 160′ più recupero giocati e due reti che danno grande fiducia. A lui e al popolo nerazzurro.