Due gol e un assist non fanno un Muriel al top. Ora gli chiediamo tanta continuità
Grande prestazione del numero 9 colombiano, che ora però è chiamato a dare altri segnali a conferma di quanto visto in Europa
di Fabio Gennari
E ora è vietato sedersi. I segnali arrivati da Luis Muriel nella gara contro il Bayer Leverkusen sono stati importanti, ma possono diventare decisivi per considerarlo un risveglio in piena regola solo e se a quanto fatto vedere ieri sera il colombiano darà seguito con una continuità degna del suo talento. I numeri sono lì da vedere: per riprendersi del tutto e considerare importante la sua stagione, da qui alla fine servono altri 8-10 gol.
Il talento di Santo Tomas non ha iniziato benissimo contro il Bayer Leverkusen, il gol del vantaggio ospite nasce da un suo retropassaggio errato, ma la forza di Muriel è stata quella di reagire subito. Assist per Malinovskyi e gol del 2-1 nel giro di due minuti hanno cancellato settimane (forse mesi) di brutte sensazioni sul suo modo di affrontare le gare e la personale tripletta in avvio di ripresa è stata negata solo da un grandissimo intervento di piede del portiere avversario.
Oltre ai gol, ci sono altri segnali molto importanti. Quello scatto dopo una bella finta sul finire del primo tempo certifica che il ragazzo sta bene di gambe, le occasioni in cui carica il pubblico chiedendo incitamento a gran voce finiscono dritte sotto la voce "empatia", che per uno emozionante (ed emozionale) come Lucho vale tantissimo. Muriel non è Ibrahimovic, ovvero uno cui scivola addosso tutto. Ha bisogno di sentire positività attorno, la stessa che mette ogni giorno in allenamento e che lascia nei cuori dei tifosi quando gioca in questo modo.