E adesso, se l'Inter vince la Coppa Italia la Dea andrà sicuramente in Europa
di Xavier Jacobelli
Dopo due sconfitte consecutive, la vittoria in rimonta sul Verona è molto preziosa: può risultare determinante ai fini della corsa europea e lo capiremo presto.
Zappacosta, al quarto, splendido gol stagionale, è stato ammirevole e stoico, resistendo sin che ha potuto al colpo preso alla caviglia. Hojlund ha avuto il merito di chiudere la partita con quella sassata che, come ha detto Gasperini, è uno dei suoi colpi e la Dea solo sa quanto il danese le sia mancato quando è rimasto fermo a causa dell'infortunio... Peraltro, l’Atalanta ha segnato l'undicesimo e il dodicesimo gol con tiri da lontano: in materia è la migliore.
Considerata l’emergenza, i sette giocatori indisponibili e la partita chiusa con cinque difensori centrali e Scalvini centravanti, l’Atalanta ha reagito da Atalanta alla sconfitta di Salerno. La rampogna dell’allenatore all’Arechi è servita, eccome. Una frustata psicologicamente efficace, visto come la squadra ha reagito anche dopo la rete veronese.
Hojlund e Lookman, al rientro dopo 42 giorni, sono tornati al momento giusto. E se è vero che l’errore di Montipò ha spianato la strada al successo è altrettanto vero che complessivamente, la qualità della prestazione dei nerazzurri ha corroborato le loro chances europee. Ora, per la Champions, considerate le variegate combinazioni legate alle tre finaliste di Coppe, tutto può succedere. Ma l’importante, per l’Atalanta è continuare così, sino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.
Lunedì la sentenza della giustizia sportiva sulla Juve, mercoledì la finale di Coppa Italia fra Inter e Fiorentina: se vinceranno i nerazzurri di Milano, i nerazzurri di Bergamo avranno la certezza di essere sicuramente di scena nelle prossime coppe europee. Quale, lo scopriremo solo vivendo.
Intanto, incurante della continua emergenza infortuni, l’Atalanta ha due punti in più dopo 36 partite rispetto a un anno fa. Niente male.