È il giorno: stasera c'è Atalanta-Liverpool, una gara da sogno per scrivere la storia

di Fabio Gennari

La verità è che non c'è un paragone. Mai l'Atalanta si era trovata a giocarsi un quarto di finale di ritorno di Europa League (ex Coppa Uefa) partendo da un vantaggio per 3-0 (in trasferta) e con una squadra come il Liverpool di fronte.

Saranno 11 contro 11 in campo e 14 mila contro 750 sugli spalti. I valori sono diversi,  la palla però è una e si gioca per la storia: l'Atalanta, che contro il Liverpool nei tre precedenti è in vantaggio 2-1 e in parità nella differenza reti (5 gol fatti e 5 gol subiti), può approdare alla semifinale di questa competizione. Non è mai successo.

Quello che accadrà dalle 21 in avanti lo vedremo in diretta al Gewiss Stadium, quello che sta accadendo in queste ore di vigilia racconta invece di come i tifosi aspettino un evento di questo livello. In città, al bar, per strada, via WhatsApp e in tutti gli altri posti, fisici e virtuali, in cui si parla di calcio e si respira Atalanta, la frase è sempre la stessa: «Ragazzi, è il giorno: stasera c'è Atalanta-Liverpool». Con i Reds, in casa, ci abbiamo già giocato (e perso), ma era il girone di Champions di quattro anni fa. Adesso c'è un pezzo di storia da vivere (prima) e da scrivere (poi).

Diego, un amico, conta le ore da giorni. Giacomo, un altro amico, chiede come potrà andare a finire. Non ci sono risposte, non ci sono certezze. Una serata così va attesa, studiata, vissuta e goduta. Al fischio finale tireremo una riga: il 2 maggio saremo a Lisbona, a Marsiglia o sul divano? Chi sogna Dublino, si sveglierà o continuerà ad avere davanti qualcosa che sembrava impossibile? Nessuno può saperlo, nessuno si sbilancia. Una cosa, tuttavia, possiamo dirla: la storia è lì, si può riscrivere ma anche no. È il calcio. Buona Atalanta-Liverpool a tutti.