È la notte di Lisbona, l'Atalanta cerca l'impresa di fronte ai cinquantamila dell'Alvalade
Dopo la gara vinta con il Rakow, la Dea cerca in terra lusitana altri punti importanti per il suo cammino nella competizione continentale
di Fabio Gennari
Prima trasferta europea della stagione per l'Atalanta di Gasperini e subito una grande sfida all'orizzonte. Oggi alle 18.45 (ora italiana, le 17.45 in Portogallo) la squadra nerazzurra affronterà la capolista del campionato lusitano, ovvero lo Sporting di Lisbona allenato da mister Amorim, e si preannuncia una gara molto interessante.
Sul manto erboso dello splendido stadio Alvalade si affronteranno due squadra "giochiste", 22 calciatori più i subentranti che avranno l'input da parte dei tecnici di combattere (calcisticamente parlando, ovviamente) a viso aperto e senza rinunciare ad andare in avanti.
Gasperini alla vigilia ha detto una cosa molto interessante: «Speriamo di riuscire a offrire uno spettacolo degno di questo nome a tutti quelli che verranno allo stadio». È il segno di una filosofia e di un approccio, mentale prima ancora che agonistico, che punta alla bellezza di un calcio pensato per divertire con l'obiettivo di fare risultato. Non è l'Atalanta la squadra che va in campo per strappare il pareggino, non è l'Atalanta quella realtà che a priori accetta di non provare nemmeno a vincere. Lo ha ribadito il tecnico, è nei fatti.
Le scelte del mister saranno definite in queste ore, c'è la concreta possibilità che Scamacca giochi titolare con De Ketelaere pronto a sostituirlo quando non ne avrà più, ma attenzione anche a Pasalic per Koopmeiners o Ederson, mentre la difesa sembra certa.
Ci sono 23 calciatori a disposizione (fuori dai convocati Zortea) e un migliaio scarso di bergamaschi al seguito che puntano a sostenere il gruppo anche quaggiù, a 1.750 chilometri da Bergamo: sarà una grande partita, l'obiettivo è tornare ai piedi di Città Alta con un sorriso grande e un bel risultato. Avanti Dea!