L'editoriale di Xavier Jacobelli

È ufficiale: questa Atalanta è da scudetto (e lo è anche il Napoli)

È ufficiale: questa Atalanta è da scudetto (e lo è anche il Napoli)
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di Xavier Jacobelli

Va bene che l’Atalanta in maglia rossa ha sbancato anche Napoli, sette giorni dopo avere sbancato casa Juve. Ma né la scaramanzia né i riti apotropaici possono negare ciò che il campo ha ufficialmente stabilito allo stadio Maradona: questa Atalanta è una squadra da scudetto perché soltanto una formazione tosta, compatta, spettacolare come la Dea poteva imporsi sul Napoli, ora ex capolista, ora terzo e però mai domo, e però da scudetto pure lui, nonostante l’assenza di cinque titolari. Tuttavia, come giustamente ha detto Spalletti, non degli assenti si deve parlare, ma dei presenti.

Quattro squadre si contendono lo scudetto nel fazzoletto di quattro punti, con 9 lunghezze di vantaggio sul quinto posto: il campionato è entusiasmante, non dà tregua, ma esalta le contendenti e la volata sarà lunga sino alla fine. Mai l’Atalanta era partita così bene, totalizzando 34 punti nelle prime 16 giornate; spesso e volentieri l’Atalanta ha proposto e riproposto il suo calcio europeo e, nello stadio Maradona, alla fine ha riscosso gli applausi di un pubblico che ha Maradona nel cuore per sempre e di calcio se n’intende. Come se n’intende Gasperini, lesto a battere le mani ai napoletani, in un contesto di fair play, rimarcato anche dalla parole di Spalletti.

L’impresa della Dea viene ulteriormente esaltata dalla grandezza degli avversari, Mertens in testa, campione vero, cannoniere micidiale. E che dire di Freuler? Cinque anni fa aveva segnato a Napoli il suo primo gol in A; cinque anni dopo, a Napoli ha firmato un successo splendido. E poi c’è Demiral che un gol così non l’aveva mai segnato. E ad aprire la serie era stato Malinovskyi, un vero cecchino: nessuno, in A, ha il suo tiro dalla distanza. Malinovskyi, l’ucraino bergamasco o, per meglio dire, il bergamasco ucraino, tanto si è incollato l’Atalanta e Bergamo dentro di sé.

Mercoledì arriverà al Gewiss il Villarreal. Ci aspetta una serata divina.

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