È vero, è una beffa quando domini e pareggi. Ma è solo questione di tempo

di Xavier Jacobelli
È vero, mastichi amaro quando domini la partita in lungo e in largo, ma alla fine pareggi dopo essere andato a sbattere contro il muro avversario. D’altra parte, avendo alle spalle le sette sconfitte consecutive patite a Bergamo, il Bologna ha dato l’anima pur di non incassare l’ottava e Sinisa Mihajlovic ha diversi buoni motivi per essere soddisfatto della prova rossoblù.
Tetragona, tignosa, a tratti persino urticante nella capacità di chiudere ogni varco a Muriel e Ilicic, alla fine la squadra felsinea ha raccolto ciò che voleva. Eppure, deve averli anche Gasp, motivi di soddisfazione, nonostante la mancata vittoria.
Sono comunque quattro i punti conquistati nelle prime due gare di un campionato che si annuncia decisamente sorprendente (chiedere ad Allegri e ai tifosi bianconeri dove sia finita la Juve in questi primi 180’), dovendo fare i conti con assenze pesanti e ieri s’è visto una volta di più che cosa significhi avere Freuler in mezzo al campo, per non dire di Zapata in attacco. È soltanto questione di tempo: la squadra sta carburando; dopo la sosta, andrà a velocità di crociera, sostenuta dalla sua gente.
Ieri, dopo un anno e mezzo di una Dea sempre costretta a giocare nel suo stadio vuoto, senza cori, senza emozioni, senza passione, finalmente i tifosi sono tornati a sostenerla. È stato bellissimo rivederli sugli spalti, grintosi e felici di essere di nuovo lì. Essi meritano molte nuove soddisfazioni nella stessa misura in cui le merita l’Atalanta. E occhio alle ultime ore di mercato: le sorprese più belle sono quelle che arrivano nei minuti di recupero.