Il gioco, lo spettacolo, l’atteggiamento, i punti e tutto il resto sono ciò che riempie una partita nella valutazione finale di tifosi e addetti ai lavori. Prima, però, vengono le prestazioni dei giocatori chiave.
Da questo punto di vista, Ederson e Lookman sono elementi fondamentali dell’ingranaggio nerazzurro. Contro il Milan entrambi hanno fatto bene e la squadra ha dato segnali confortanti; a Udine il brasiliano (dall’inizio) e il nigeriano (entrato nella ripresa) non hanno nemmeno sfiorato i loro standard di gioco abituali e la Dea ne ha risentito.
Al netto delle indicazioni del mister e della posizione, elementi di questo livello devono mostrare sempre quel che sono capaci di fare. Soprattutto quando la squadra è in giornata negativa. La famosa e classica “giocata” può arrivare in ogni momento: a Udine, ad esempio, la palla in verticale di Ederson per Zappacosta sull’azione poi fallita da Krstovic spiega esattamente quello che serve. L’inizio di stagione di entrambi non è stato scintillante, ma urge un cambio di marcia.
Già a Marsiglia, pensando al 3-4-1-2 che Juric potrebbe mettere in campo, sa Ederson che Lookman sono chiamati ad avere un ruolo chiave nella Dea. Le loro iniziative, le loro giocate – appunto – possono davvero aiutare la squadra a fornire una prestazione di livello sul campo (infuocato) di una compagine importante come quella allenata da De Zerbi. Al Velodrome sarà dura, ma con Ederson e Lookman al top si può fare bene.