Tralasciando le esperienze nelle serie minori con Mantova e Crotone, Ivan Juric ha guidato Genoa, Verona, Torino, Roma, Southampton e Atalanta per 292 volte in panchina e, secondo i dati di Transfermarkt.it, ha mandato in campo la sua squadra con la difesa a quattro solo in sette occasioni: una volta il Genoa e due volte a testa per Verona, Torino e Southampton.
Si tratta certamente della conferma di come l’assetto difensivo a tre sia quello preferito dal mister di Spalato, ma è anche vero che situazioni particolari possono sempre capitare. E all’Atalanta, in questo momento, sta sicuramente vivendo una situazione particolare visti i tanti infortuni.
Schierarsi con la difesa a quattro significa muoversi in campo in maniera molto diversa. Applicando il 4-2-3-1 alla Dea attuale, che ha 17 giocatori a disposizione, ne uscirebbe una squadra così: Carnesecchi tra i pali, Zappacosta, Djimsiti, Ahanor e Bernasconi in difesa, due tra Musah, Brescianini ed Ederson davanti alla difesa e tre giocatori dietro a un centravanti con diverse combinazioni possibili. Un esempio? Samardzic a destra, Sulemana a sinistra e Pasalic dietro a Maldini con Krstovic e Lookman a partita in corso.
La conferenza stampa di oggi (3 ottobre), poco dopo pranzo, potrebbe aiutarci a capire se Hien può essere convocato, se può essere un’opzione il giovane Obric, oppure se è meglio adattare qualche centrocampista sulla linea arretrata. L’ultima alternativa per Juric, come detto, sarebbe scegliere per l’ottava volta nella sua carriera una difesa a quattro. Sarebbe una mossa inedita, ma vista la situazione non si può escludere nulla a priori in vista della gara di domani contro il Como.