Che bel giocatore!

Esordio da titolare per Koopmeiners: può crescere tatticamente, ma il livello è già alto

Grinta, piede caldo e grande corsa sono tra le doti mostrate dall'ex capitano dell'AZ Alkmaar, che contro il Sassuolo ha giocato tutta la partita

Esordio da titolare per Koopmeiners: può crescere tatticamente, ma il livello è già alto
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di Fabio Gennari

Uno degli osservati speciali di Atalanta-Sassuolo era sicuramente Teun Koopmeiners. Il biondo centrocampista olandese ha fatto il suo esordio da titolare con la maglia della Dea nella serata in cui tutti pensavano che il rientro di de Roon fosse accompagnato dal ritorno della coppia con Freuler nel cuore del gioco nerazzurro. Gasperini invece ha giustamente guardato anche alla sfida di sabato a Milano con l'Inter, la scelta è stata quella di far riposare lo svizzero e dopo una quindicina di giorni scarsi di lavoro con il gruppo è toccato al nuovo numero 7 atalantino scendere in campo dall'inizio.

Sul piano tattico forse qualcosa è ancora da rivedere, si capisce che il ragazzo è abituato a giocare un po' più in mezzo e quasi da play, ma già si sono visti in modo netto tutti quei movimenti che Gasperini chiede ai suoi centrocampisti. Molto spesso Koopmeiners si è abbassato sulla linea dei difensori per prendere palla e iniziare l'azione, proprio come il suo compagno de Roon.

Oltre alla capacità di adattarsi allo schema di Gasperini, Koopmeiners ha confermato ancora una volta di avere un piede notevole. Il calcio lungo lo ha tentato in diverse occasion,i sbagliando quasi mai; dalla metà del primo tempo, Gasperini e Gritti in panchina lo hanno chiamato per far battere anche i calci d'angolo e le punizioni, a testimonianza che il lavoro di Zingonia ha già svelato le sue doti balistiche. Non è mai riuscito a liberarsi al tiro ma poco importa, per diventare protagonista anche sul tabellino c'è tutto il tempo.

La vera sorpresa della serata, tuttavia, è stata il dinamismo mostrato dal ragazzo. Il numero 7 nerazzurro ha chiuso primo per chilometri percorsi (oltre 11,5), si è spesso fatto vedere sia in interdizione che in ripartenza e non è un caso che sia entrato sia nel primo che nel secondo gol con un ruolo da protagonista nell'avvio e nello sviluppo dell'azione. La prestazione di Koopmeiners conferma la bravura dei dirigenti orobici a scovare certi profili e permette a Gasperini di guardar alle prossime sfide con una preziosa pedina in più per le rotazioni.

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