Fa caldo, ma se dormi per 20' perdi. Consolano Zapata gol e CDK sempre più in palla

di Xavier Jacobelli

Ha fatto un gran caldo allo Stirpe, ma i 35 gradi c’erano per l’Atalanta come per il Frosinone: i nerazzurri hanno dormito per i primi 20 minuti, i ciociari no. Hanno colpito due volte e affondato la Dea, che si è svegliata solo nella ripresa, sbagliando completamente l’approccio all’impegno, come ha sinceramente rimarcato Scalvini dopo la sconfitta.

Le palle-gol sprecate e sventate dal Frosinone grazie anche all’ottima prova di Cerofolini, non leniscono l’amarezza per la sconfitta, tanto meritata quanto evitabile se la partita fosse stata affrontata sin dall’inizio con un altro piglio, mostrato invece dagli avversari che hanno firmato la loro prima vittoria sull’Atalanta. Semmai possono consolare, i bergamaschi, sia pure solo parzialmente, il gol di Zapata che ha eguagliato il record di Doni in A con la maglia nerazzurra (69) e i continui progressi di De Ketelaere, sempre più inserito nei meccanismi di Gasperini, sempre più in palla, sempre più destinato a essere titolare fisso.

L'allenatore ha la vista lunga. Alla vigilia aveva paventato le insidie della trasferta laziale, avvertendo che mai come quest’anno non esistano partite né facili né sottovalutabili. Per contro, Di Francesco ha colto la prima, grande soddisfazione della nuova avventura professionale, puntando sulla compattezza e sulla generosità di un collettivo che non ha lesinato gli sforzi e la fatica, esaltando Harroui, Monterisi al primo centro in A e Gelli (127 presenze e 8 gol nei sei anni all’Albinoleffe).

Nessun dramma, per l'Atalanta: siamo soltanto alla seconda di campionato, il pedaggio del rodaggio è imposto a tutti e sabato ci sarà subito l’occasione di riscatto con il Monza. Però, occhio all'ex Colpani che ha silurato l’Empoli con un micidiale uno-due. L'importante è mandare a memoria la prima lezione della nuova stagione: fa caldo, ma addormentarsi in campo è vietato.