Facciam chiarezza sul mercato che la Dea affronterà a gennaio

Facciam chiarezza sul mercato che la Dea affronterà a gennaio
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Il 3 gennaio 2017 aprirà la sessione invernale del calciomercato. Non amiamo inseguire tutte le voci che circolano anche perché, la stragrande maggioranza, sono completamente prive di fondamento. Ma nelle ultime settimane ci sono state evoluzioni importanti per alcuni elementi della rosa e anche sui giovani ci sono aggiornamenti di rilievo. Facciamo allora il punto della situazione e proviamo a rispondere a una domanda: come si può migliorare questa squadra?

 

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Il punto fermo: nessun giovane via a gennaio. Lo abbiamo detto, lo abbiamo scritto e lo ribadiamo: l’Atalanta, a gennaio, non cederà nessuno dei gioielli più preziosi. Kessie, Caldara, Gagliardini, Conti e tutti gli altri protagonisti di questo momento entusiasmante rimarranno a Bergamo al pari di Gomez, non ci sono motivi logici per cui un ragazzo dovrebbe chiedere di partire adesso considerando che (almeno) un anno pieno di esperienza in Serie A rappresenta il passaggio minimo per proporsi al grande calcio. L’ivoriano Kessie ha gli occhi di mezza Europa addosso, contro la Roma c’erano oltre 20 squadre accreditate allo stadio per vederlo, ma le voci più concrete che circolano vanno tutte nella stessa direzione: il futuro del numero 19 nerazzurro sarà con la maglia del Liverpool in Premier League. Quando? L’operazione potrebbe anche chiudersi a gennaio per una cifra di ben oltre 20 milioni, ma il ragazzo lascerà Bergamo solo a giugno per sua espressa volontà. L’Atalanta non ha intenzione di cedere a gennaio i suoi ragazzi perché il prezzo, a giugno, sarebbe ancora più alto. E a ben guardare, di formule per trarre enorme vantaggio da ogni operazione ce ne sono svariate: ipotizzando Caldara nel mirino della Juventus, a giugno i bianconeri potrebbero anche acquistare il cartellino del ragazzo di Scanzorosciate lasciandolo magari in prestito annuale (o biennale) alla Dea. Se nell’operazione rientrasse anche Spinazzola, il cerchio sarebbe chiuso.

 

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I giocatori in esubero e gli altri che potrebbero partire. La rosa della Dea, compresi gli infortunati, è di 27-28 giocatori. Gasperini lavora con molti meno uomini ed è questo il motivo per cui da ormai un mese e mezzo il tecnico di Grugliasco ha fatto scelte ben precise. Guglielmo Stendardo, Carlos Carmona e Mauricio Pinilla sono, a tutti gli effetti, fuori dalle rotazioni, non vengono convocati e la loro partenza a gennaio è praticamente scontata. Gasperini ultimamente ha fatto chiaramente capire che preferisce portare un giovane come Bastoni piuttosto che Stendardo, in panchina c’è posto per Migliaccio e Grassi ma non per Carmona e davanti dopo, Petagna e senza Paloschi, ci sono Pesic e Capone. Stendardo è in scadenza a giugno 2017, come Pinilla, e il difensore potrebbe anche trovare una sistemazione in serie B, mentre l’attaccante potrebbe tornare al Genoa (con Pavoletti al Napoli) o lasciare addirittura l’Italia per andare in Cina o in un altro campionato di pari livello. La situazione di Carmona è invece diversa: il classe 1987 è procuratore di sé stesso e si occupa direttamente del proprio futuro. In serie B ha molti estimatori ma lui vuole restare in A e per dimostrare che è completamente recuperato potrebbe partecipare con il Cile alla Cina Cup 2017, torneo organizzato a Nanning con prima gara in programma contro la Croazia l'11 gennaio.

Oltre a questi giocatori, ci sono altri elementi che, per un motivo o per l’altro, a gennaio potrebbero cambiare aria. Marco Sportiello è sul taccuino della Fiorentina e, in attesa di capire quali problemi ci siano al ginocchio, Paloschi potrebbe anche pensare di muoversi per andare a giocare. La pista Chievo, secondo qualche rumors, non è poi così improbabile. L’unico giocatore della rosa a non aver ancora giocato in campionato è Cabezas: l’ecuadoriano ha da poco recuperato dopo un infortunio muscolare ma se non dovesse trovare spazio potrebbe anche andare a farsi le ossa in serie B.

 

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I giovanotti fatti in casa. Per una serie di elementi che non trovano spazio, ci sono quelli che la domenica non si vedono quasi mai ma che, in realtà, sono al centro del progetto futuro dell’Atalanta. A Zingonia, durante gli allenamenti, Gasperini coinvolge sempre i giovani Latte Lath, Bastoni, Capone e Melegoni ma sulla sua lista, si dice, ce ne sono altri. A testimonianza di come la società sia attenta e molto attiva nella programmazione va sottolineato come il contratto di Filippo Melegoni (centrocampista classe 1999) sia stato prolungato fino al 2021 e che tutti i giovani più forti siano blindati. Questo approccio permette di avere una Primavera che può fungere da reale serbatoio per la prima squadra e con questo allenatore non è affatto remota la possibilità di vedere molto presto un Campione d’Italia 1999 esordire in A. Il più vicino sembra Latte Lath: l’attaccante esterno ha già fatto vedere in Coppa Italia di cosa è capace e Gasperini stravede per lui. In prima squadra non c’è questa grande abbondanza nella batteria di esterni a disposizione del tecnico.

Cosa non serve all’Atalanta. Volutamente, abbiamo lasciato la domanda più importante alla fine. Cosa serve davvero alla squadra nerazzurra per migliorare? Qualcuno potrebbe rispondere che non serve nulla, altri punterebbero sulla voglia di andare in Europa per giustificare qualche spesa e noi pensiamo che entrambe le teorie abbiano dei “pro” e dei “contro”. Proviamo però a ragionare per un attimo al contrario: cosa non serve all’Atalanta? La risposta a questa domanda sarà fondamentale per capire da soli se una voce è fondata o meno. L’ultima, ad esempio, riguarda l’attaccante Gabriel Barbosa, detto GabiGol: il brasiliano all’Inter non gioca ma non è un centravanti e in serie A ha giocato soltanto 12 minuti: come potrebbe servire all’Atalanta? Non può giocare come vice Petagna, lo schieramento di oggi prevede una punta più Gomez e Kurtic e non si vede perché Gasperini dovrebbe cambiare. La verità, infatti, è che GabiGol non interessa all’Atalanta, per la nuova filosofia è più facile vedere Mazzocchi (centravanti della Primavera) in prima squadra piuttosto che il talento brasiliano.

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