Falsificazione e abuso di fiducia: perché Fallou Diouf non ha firmato con l'Atalanta
Il giovane talento classe 2006, destinato a unirsi alla Dea una volta maggiorenne, è ora al centro di una disputa legale contro il proprio club, la Génération Foot

di Alessandro Giovanni Pagliarini
Quello che sembrava un affare ormai concluso si è trasformato in un intricato caso di contenzioso legale. Serigne Fallou Diouf, il promettente difensore senegalese che l'Atalanta aveva messo nel mirino già dall'ottobre scorso, ha visto il suo trasferimento in nerazzurro congelato a causa di una complessa disputa contrattuale con il suo attuale club, la Génération Foot.
La disputa in atto
Nonostante il giovane difensore abbia compiuto 18 anni lo scorso 31 dicembre, data in cui - da regolamento - sarebbe potuto essere ufficialmente tesserato dalla Dea (in quanto extracomunitario), il trasferimento di fatto non si è mai concretizzato. A bloccare il suo arrivo in Italia, secondo i media senegalesi, sarebbe stata una disputa con il club di appartenenza, ora sfociata in una causa legale.
Al centro della vicenda ci sarebbe una questione relativa alla durata del contratto che lega il ragazzo alla società e la posizione del presidente, che si sarebbe rifiutato di trattare con gli intermediari. In tutta risposta, il 26 febbraio Diouf ha presentato una denuncia formale alla Chambre Nationale de Résolution des Litiges (Cnrl) della Fédération Sénégalaise de Football, accusando la Génération Foot di abuso di fiducia, falsificazione di documenti e violazioni delle regole Fifa.
Secondo quanto dichiarato dal giocatore e da suo padre Mamadou, il contratto firmato nel 2023 avrebbe una durata di due anni, fino al 2025, e non prevedrebbe rinnovi automatici. Tuttavia, il club sostiene l'esistenza di un accordo triennale con una clausola che ne estende automaticamente la validità di ulteriori due anni in caso di mancato trasferimento, portando così la scadenza fino al 2028.
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Le tre versioni del contratto
Una situazione complessa, quasi paradossale, dato che secondo la versione della famiglia del difensore esisterebbero ben tre versioni del contratto: un documento non firmato e non omologato, un contratto quinquennale, omologato il 10 ottobre 2023, e un accordo biennale, omologato nella stessa data.
Una confusione documentale che ha portato Diouf a rifiutare il presunto rinnovo automatico esercitato dal club africano, cercando quindi una risoluzione legale per poter proseguire la sua carriera altrove.
La posizione dell'Atalanta
L'Atalanta aveva superato la concorrenza di diversi club europei, tra cui Stade Brestois, Monaco e Parma, grazie al lavoro degli intermediari Cristian Zaccardo, Francesco Ghisi e Marcello Sommi. Lo scorso ottobre i bergamaschi avevano persino portato il ragazzo in Italia, permettendogli di allenarsi a Zingonia in attesa di raggiungere la maggiore età.
Tuttavia, una volta scoperti i problemi legati al tesseramento del classe 2006, il club ha permesso al difensore di tornare nel suo Paese in attesa dell'evolversi della situazione legale. L'interesse per il giocatore, considerato un talento generazionale, rimane vivo, ma l'operazione è inevitabilmente congelata, almeno fino alla risoluzione della controversia.
Gli ultimi sviluppi
La Cnrl aveva fissato un'udienza per il 7 marzo, ma la Génération Foot ha richiesto un rinvio. A oggi, Diouf si trova in una situazione di stallo che impedisce il suo trasferimento ed è stato escluso dalla squadra in occasione delle ultime partite di campionato.
Interpellato sulla questione, il suo allenatore Boubacar Gadiaga ha giustificato le improvvise assenze del giocatore con motivazioni puramente tecniche: «Fallou è un top player, grande fisicamente e bravo nel gioco palla al piede, ma non è ancora al livello degli altri titolari per il momento». Insomma, nessun riferimento alla disputa contrattuale in corso.
Dichiarazioni che non convincono, visto il talento riconosciuto del giovane giocatore a livello internazionale, descritto come un difensore propenso all'anticipo, con buona capacità di impostazione e ottimo senso della posizione.