Fiorentina-Atalanta è una partita difficile, lo dice la storia. Serve massima attenzione
Nonostante la squadra orobica sia lanciatissima e quella toscana in difficoltà, sarà importante stare attenti perché il Franchi è uno stadio (quasi) tabù
di Fabio Gennari
La gara di domani sera (domenica 11 aprile) in programma al Franchi di Firenze, per l'Atalanta, è una sfida complicata. L'ultimo precedente è stato favorevole alla Dea, il 2-1 in rimonta della passata stagione firmato da Zapata e Malinovskyi (di Chiesa il vantaggio toscano) è stato importante perché ha invertito una tendenza veramente negativa che aveva visto la Viola uscire imbattuta nei 18 precedenti giocati prima di quella gara. Oggi la realtà delle due squadra è molto diversa ma l'attenzione, da parte nerazzurra, dev'essere massima.
Tra campionato e Coppa Italia, Gasperini e i suoi ragazzi hanno giocato sei volte al Franchi dal 2016/17 a oggi e l'unico successo ottenuto è proprio quello dell'anno scorso (8 febbraio 2020). Sempre l'anno scorso, poche settimane prima della gara di campionato (15 gennaio 2020), la formazione di Iachini vinse per 2-1 nella sfida valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia.
In passato, le gare di Firenze hanno sempre regalato momenti amari alla squadra e alla tifoseria orobica. Il primo precedente "gasperiniano" è lo 0-0 del 2016/17; nel campionato successivo, grazie al gol di Freuler al 94', la Dea strappò il pareggio in extremis (1-1); il 30 settembre del 2018 iniziò la diatriba tra Gasperini e Chiesa, con quest'ultimo che conquistò un rigore (l'arbitro era Valeri di Roma) inesistente.
Prima del 2020, l'Atalanta era riuscita a conquistare la vittoria per l'ultima volta il 3 gennaio del 1993. Quel giorno il successo per 1-0 venne firmato da Carletto Perrone con un bel pallonetto all'inizio della ripresa. Era ovviamente tutto un altro calcio. Domani vincere significherebbe molto, ma valore dell'avversario e tanti precedenti suggeriscono molta cautela: servirà l'Atalanta dei giorni migliori.