di Fabio Gennari
Adesso conta niente, pensando alla corsa che si chiuderà il 25 maggio 2025. Però la classifica la guardiamo e la guardano tutti, quindi i 3 punti contro il Como sono ancora più pesanti.
A quota 9, infatti, l’Atalanta appaierebbe Juventus ed Empoli dietro a Torino (capolista, quota 11) e alla strana coppia Napoli e Udinese, che sono ferme a 10. Il turno di campionato è stato caratterizzato da risultati a sorpresa, come il terzo 0-0 di fila della Juventus ma, soprattutto, il successo del Milan nel derby con l’Inter.
Vincere contro il Como significherebbe, di fatto, cancellare le due sconfitte subite con Torino (sfortunata) e Inter (meritata). E non sarebbe affatto un dettaglio, perché in questa prima fase del campionato i passi falsi li commettono tutti ed è quindi importante rimettere subito le cose a posto. Chiudendo con una vittoria la settimana del “ritorno” a casa, prima del Bologna e dopo la grande prova regalata nell’esordio di Champions League con l’Arsenal. Solo motivi per sorridere, insomma.
Il problema vero, tuttavia, è che c’è di mezzo il Como. Che non è il Real Madrid ma che merita grande rispetto perché se lo approcci male fai una figuraccia. O meglio, il rischio di fare una figuraccia è fortissimo. Dimostrare di essere una grande squadra significherebbe entrare in campo con il piglio dei giorni migliori, dimostrare nei novanta minuti di gioco di essere davvero più forti e vincere. Senza troppi fronzoli. Ed è questo che l’Atalanta proverà a fare. Perché la classifica adesso conta poco. Ma stare sopra è comunque molto, molto meglio.