Parola al mister

Gasp dopo il ko col Lipsia: «Il rigore non dato? Qualcosa non va. A fine anno dirò la mia»

Il tecnico nerazzurro commenta l'eliminazione dall'Europa League, critica l'arbitro e risponde ad alcune domande sul suo futuro

Gasp dopo il ko col Lipsia: «Il rigore non dato? Qualcosa non va. A fine anno dirò la mia»
Pubblicato:
Aggiornato:

È amareggiato, ovviamente, Gasperini durante le dichiarazioni dopo la sconfitta contro il Lipsia che ha sancito l'eliminazione dall'Europa League dell'Atalanta. La sua squadra non ha giocato male, ma non è mai riuscita a rendersi davvero pericolosa. E lo conferma anche il mister: «Non abbiamo trovato lo spunto e non siamo riusciti a sfruttare le palle inattive. Abbiamo attaccato, ma non abbiamo tirato abbastanza. Loro sono un'ottima squadra, sono pericolosi, però...».

Quel "però" apre diversi scenari. Uno, in particolare: il possibile rigore per fallo di mano in area avversaria sulla punizione dal limite di Malinovskyi. L'arbitro è anche andato a rivedere l'azione al Var, ma non ha cambiato idea e non ha assegnato il penalty. «Sui falli di mano c'è una confusione assoluta - commenta Gasperini -. La cosa assurda è che ci aveva dato quella punizione su un fallo di mano che per me era meno evidente di quello che poi non ha fischiato. Lo stesso arbitro ha giudicato, in trenta secondi, diversamente la stessa situazione. L'interpretazione ci ha penalizzati, quando l'arbitro prende due decisioni così diverse c'è qualcosa che non è chiaro».

Gasperini, poi, cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Dobbiamo essere contenti del percorso che abbiamo fatto, abbiamo giocato due partite allo stesso livello dell'avversario, come era già successo con il Villarreal. Purtroppo in questa stagione ci manca qualcosina in fase realizzativa rispetto gli scorsi anni». Con l'eliminazione, però, si chiude anche una possibilità di riconquistare l'Europa il prossimo anno: resta solo il campionato. «Abbiamo sette partite - dice Gasp -, sappiamo che per rimontare la classifica serve un bel filotto di vittorie».

Ai microfoni di Sky Sport, poi, il mister viene stuzzicato anche sul suo futuro: «Se a fine stagione ci sarà bisogno di intervenire? Non voglio sviare la domanda, i risultati sono da vedere, ma c'è anche un campionato da finire. In Champions e in Europa League abbiamo fatto cose straordinarie, poi abbiamo avuto un calo nel girone di ritorno in campionato. Ora è arrivata una nuova proprietà, ci saranno dei nuovi piani e si faranno delle valutazioni alla fine del campionato».

Parole che aprono le porte a diversi scenari. Compreso il possibile addio. Ma Gasperini spegne subito ogni possibile illazione: «Come tutti gli anni, arriverà il momento di confrontarci. Lo facciamo sempre. La società valuterà e poi dovrà scegliere. È arrivato un nuovo direttore sportivo (Congertone, ndr), saranno loro a dettare i temi e io dirò la mia. Poi dopo vedremo, partiamo da una base di valore. Sei anni sono tanti, ma le prospettive non sono così negative. E poi, fino a quando non do fastidio, fino a quando ci sarà l'entusiasmo per giocarsi partite come quella di stasera, io starò a Bergamo».

Seguici sui nostri canali