Il dopo partita del mister

Gasp: «La partita più brutta della stagione. Non tutti tirano la carretta»

Il tecnico nerazzurro, ai microfoni di Dazn, riconosce la serata negativa di tutta la squadra sul campo del Torino

Gasp: «La partita più brutta della stagione. Non tutti tirano la carretta»
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di Giambattista Gherardi

Una prestazione incolore, in ideale malaugurata contnuità con il black out nel secondo tempo europeo contro lo Sporting Lisbona. Le attenuanti più che generiche ci sono tutte, viste le assenze moltiplicatesi all'inizio (fuori Toloi, Palomino, Scamacca e Kolasinac in panchina) e in corso d'opera (Djimsiti fuori dopo 20 minuti), ma il bicchiere non può che essere mezzo vuoto.

A mettere un pò di sale sulle ferite anche la doppietta di Duvan Zapata e la grande prestazione di Buongiorno, acquisto mancato la scorsa estate. Gasperini, ai microfoni di Dazn, riconosce la serata negativa di tutta la squadra sul campo di Torino, pur ricordando la serie infinita di infortuni.

Che giudizio dà di questa gara dell'Atalanta?

«L'analisi della partita la faremo nei prossimi giorni. Tante cose non hanno funzionato, per dire quali servirebbe un lungo elenco. Di sicuro è stata la prima partita veramente brutta della stagione, sulla quale hanno inciso anche le assenze. Stiamo perdendo troppi giocatori nello stesso reparto ma è anche vero che a tirare la carretta non è tutta la squadra. In ogni caso, non tutto è da buttare: il comportamento di alcuni giocatori è stato esemplare, hanno giocato fino alla fine con lo spirito Atalanta, altri non l'hanno dimostrato, si vede che alcuni devono ancora capire delle cose».

Si aspettava un Torino così determinato e ben disposto in campo?

«Il Toro è sempre determinato e stasera ha fatto la partita. Una gara che obiettivamente era alla nostra portata. Il rigore assurdo che abbiamo provocato ha chiuso la gara. Se difendi a zona non può accadere una cosa del genere, anche perché poi le gare durano novanta minuti e sull'1-0 può accadere di tutto. Mi aspettavo di più da noi».

Forse la fatica accumulata nella partita di Europa League ha inciso?

«L'aspetto fisico è importante, specie per squadre come la nostra che sono impegnate in Europa. Non deve però essere un alibi, perché ci sono esempi positivi di calciatori che pur essendo sempre in campo continuano a essere fra i migliori. Per alcuni è magari questione di indole».

C'è ancora il tempo di risalire e recuperare...

«Innanzitutto vediamo quali giocatori riusciremo a recuperare in vista dei prossimi impegni. Aver chiuso in positivo il discorso europeo è buona cosa, ma la partita di stasera era alla nostra portata. Il Torino ha fatto buone cose, ma di fatto l'abbiamo chiusa con il rigore del 2-0. È stata un'azione inconcepibile per una squadra come noi che difende a zona. Sugli episodi siamo negativi e la cosa non è nuova, non dobbiamo diventarlo su aspetti più complessivi e di gioco».

Due gol di Zapata...

«Duvan ha fatto una buona partita, lo conosciamo bene. Ma ora non dobbiamo certo pensare a Zapata, abbiamo uomini importanti su cui lavorare e raggiungere nuovi risultati».

De Ketelaere?

«In questo momento ha un deficit di forza, ma è stato un punto di riferimento e ha fatto alcune cose buone. L’ammonizione di Buongiorno è arrivata tardi, dopo che Charles aveva subito molti falli. Ha avuto anche un'occasione da gol. Ha bisogno di crescere,  ma è un ragazzo su cui si può contare».

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