Gasp meritava quel premio Ma ora ha altre gatte da pelare
Le condizioni di Caldara e Spinazzola, il rientro dei diversi nazionali ma soprattutto l’incredibile mancata vittoria di Gasperini al premo Panchina d’Oro assegnato dagli allenatori al miglior tecnico della stagione passata. La ripresa degli allenamenti a Zingonia ha segnato l’inizio dei lavori in vista di Atalanta-Udinese, ma i temi, in casa nerazzurra, sono tutti legati a quello che è successo lontano dal terreno di gioco e in particolare a Coverciano, sede dell’Associazione Allenatori.
Panchina d’Oro, Gasperini “solo” secondo. Nella sede dell’Associazione Italiana Allenatori, è stato assegnato il premio Panchina d’Oro 2018. Il riconoscimento, ormai dalla stagione 1993/1994, viene dato dai colleghi allenatori al mister che più si è distinto nell’ultimo torneo di Serie A, ma anche questa volta, come spesso purtroppo accade, i meriti del gruppo di calciatori hanno condizionato la scelta e il vincitore è stato Massimiliano Allegri. Il condottiero della Juventus ha preceduto proprio Gasperini e Sarri (terzo), ma ripensando per un attimo alla stagione 2016/2017 è semplicemente incredibile una decisione di questo tipo. Gasperini con l’Atalanta ha conquistato 72 punti, è arrivato quarto frantumando ogni tipo di record della società nerazzurra e ha riportato la Dea in Europa dopo 26 anni. Fin qui può anche sembrare tutto di secondaria importanza, ma il lavoro di un allenatore va misurato anche considerando il parco giocatori a disposizione e qui l’impresa di Gasperini diventa semplicemente unica. Come fanno gli allenatori di Serie A, colleghi del Gasp, a premiare il lavoro Allegri, che aveva (che ha) un gruppo di giocatori dal valore clamorosamente superiore rispetto a quello atalantino?
La condizione fisica di Caldara e Spinazzola. Tornando al campo e al lavoro dei nerazzurri, i due giocatori che andranno monitorati nei prossimi giorni sono Mattia Caldara e Leonardo Spinazzola. L’esterno sinistro di Foligno è tornato a sorpresa in anticipo dalla Nazionale per un fastidio al ginocchio e, in attesa degli esami di rito, è bene ricordare che già nel finale della gara di Verona contro l’Hellas il numero 37 atalantino ha lasciato il campo proprio per un problema di questo tipo. Il lavoro con la Nazionale è andato avanti fino alla giornata di ieri, quando Spinazzola ha gettato la spugna e ha fatto rientro a Bergamo: non ha subito traumi ma il ginocchio destro gli provoca fastidio. Il centrale di Scanzo è reduce invece da una settimana senza partite (Bologna, Torino con la Juventus e Verona) ma ciò che lascia tutti in apprensione sono le condizioni della schiena. Caldara da alcuni mesi è alle prese con un’infiammazione che gli provoca dolore e sembra che il giovanotto stia facendo un lavoro molto specifico per cercare di superare una volta per tutte il problema. Dopo il fine settimana di relax con la fidanzata Nicole in Liguria, il lavoro è ripreso al Centro Bortolotti, ma fare previsioni sul suo rientro tra i titolari è azzardato. La sensazione è che contro Udinese e Sampdoria, il numero 13 nerazzurro possa stare ancora ai box.
I nazionali al rientro: mercoledì gruppo completo. Oltre ai giocatori impegnati con l’Italia (è rimasto solo Cristante a disposizione di Di Biagio, ma con l’Inghilterra non dovrebbe partire tra i titolari), Gasperini ha tenuto d’occhio un po’ tutti gli altri ragazzi che hanno risposto alle convocazioni. Il minutaggio, fortunatamente, è stato finora molto ridotto. Berisha (in panchina con l’Albania che ha perso in casa contro la Norvegia) e i due olandesi de Roon (entrato nella ripresa contro il Portogallo) e Hateboer (a riposo) sono già sulla via di Bergamo, mentre gli altri titolarissimi Ilicic e Freuler saranno gli osservati speciali di questa sera. Il fantasista sloveno giocherà a Ljubljana contro la Bielorussia e dopo aver disputato gran parte della gara contro l’Austria qualche giorno fa potrebbe anche riposare un po’. La speranza è che la stessa sorte capiti al centrocampista elvetico, che giocherà a Lucerna contro Panama una gara utile nel percorso di avvicinamento al Mondiale ma povera di contenuti tecnici di livello. Tra gli altri, l’atalantino che giocherà più lontano da Bergamo è Cornelius (Danimarca-Cile ad Aalborg) mentre i due under 21 Haas e Mancini giocheranno a Neuchatel e Novi Sad prima di far rientro alla base.