Le parole del mister

Gasp non ne fa un dramma: applaude Scalvini («farà un'ottima carriera») e ora ha Zapata

Gasp non ne fa un dramma: applaude Scalvini («farà un'ottima carriera») e ora ha Zapata
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Toni bassi dopo la sconfitta, ma l’analisi del mister atalantino è lucida e serena: niente di particolare da rimproverare alla sua squadra, a parte qualche svista di troppo nel primo tempo, finito col Napoli in vantaggio di due gol. Per il resto Gasperini è parso soddisfatto della prestazione e della condizione generale dei suoi, che hanno pressato dall'inizio alla fine creando alcune buone occasioni. D'altra parte, l'avversario era l'ottimo Napoli di Spalletti.

Gasperini, l’abbiamo vista arrabbiato sul terzo gol perché nessuno dei suoi difensori ha commesso fallo per bloccare la ripartenza. Questione di inesperienza?

«No, a quel punto ci può stare il terzo gol. Eravamo sbilanciati sulla parte destra perché avevamo fuori sia Scalvini che Maehle e i giocatori del Napoli hanno gestito bene la ripartenza. È chiaro che se queste partite non le raddrizzi, nel finale sei a rischio di subire gol in contropiede. Noi eravamo riusciti bene a rimettere in gioco una partita che nel primo tempo era finita immeritatamente due a zero, ma se poi non riesci a pareggiarla e ti spingi in avanti, può succedere. Sono stati i primi due gol a essere pesanti».

C’è la buona notizia del ritorno di Zapata. A che punto è?

«È guarito. Avrei voluto fargli giocare uno spezzone di partita, giusto per riabituarlo anche ai contrasti, ma dopo il terzo gol del Napoli non c’è stata l’occasione. Lo inseriremo».

Gli episodi vi hanno un po’ penalizzato. Zapata vi permetterà di fare anche un altro tipo di gioco che darà più spazio per far male ai trequartisti.

«Le caratteristiche di Duvan sono uniche nella nostra squadra, ci dà profondità e un punto di riferimento in area. Gli altri attaccanti sono più trequartisti. Però sono d’accordo che gli episodi ci hanno penalizzato, soprattutto sul primo gol: abbiamo scalato male e il portiere è uscito in modo un po’ troppo veloce. Anche sul secondo abbiamo dormito. Peccato, perché vista la condizione della squadra, potevamo fare meglio».

Addio accesso diretto alla Champions?

«Anche se abbiamo una partita da recuperare, la Champions diventa difficile da raggiungere. Partite come questa non si dovrebbero perdere».

Scalvini ha fatto una grande partita.

«Scalvini sarebbe sceso in campo anche se Demiral fosse stato disponibile. Già a Bologna aveva fatto un buon primo tempo. Sta crescendo in maniera esponenziale: è una grande promessa, un giocatore che farà un’ottima carriera».

Rispetto a un anno fa avete segnato 19 gol in meno. Certo vi sono mancati Zapata, Muriel e Ilicic, ma è solo questo?

«Be’, sono tre giocatori mica da poco. Hanno giocato fino a dicembre, poi non ci sono più stati. Ci siamo arrangiati bene, ma è stata un’emergenza troppo lunga. Della squadra io sono comunque soddisfatto, oggi compreso».

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