Il dopo partita del mister

Gasp non si nasconde: «Arruffoni e poco squadra, è stata una brutta prestazione»

Gasp non si nasconde: «Arruffoni e poco squadra, è stata una brutta prestazione»
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Non cerca scusanti per la sconfitta Gian Piero Gasperini, anche se il primo gol di Pereira è viziato da un fallo di mano che definisce «evidente»: troppo brutta la sua squadra in un giorno in cui le premesse per una vittoria c'erano tutte. I tre punti del Gewiss, invece, sono andati al Cagliari, che ora vede migliorare sensibilmente la sua traballante classifica. «Quella di oggi - ha tagliato corto il mister atalantino - è stata una brutta prestazione. Nel primo tempo sotto l'aspetto tecnico, nel secondo perché sono mancate organizzazione e lucidità di gioco e di posizione. Siamo stati molto arruffoni e poco squadra».

Lei aveva messo sull'avviso la squadra riguardo alle insidie di questa partita. Si aspettava più maturità?

«Più che maturità, mi aspettavo un po' di qualità in più. Per risolvere queste gare giocate in spazi stretti sono importanti l'ultimo passaggio e il tiro. Qui siamo mancati. Nel primo tempo il Cagliari non ha quasi mai passato la metà campo, ci hanno fatto gol all'inizio del secondo al primo tiro in porta. Poi siamo stati capaci di raddrizzarla, ma abbiamo fatto molti errori tecnici. Il fatto di rimanere in dieci ci ha poi messo in grandissima difficoltà. C'è stata grande confusione e da parte nostra è stata una brutta prestazione, soprattutto nel finale.

Di che cosa c'è bisogno?

«Di recuperare un po' di ordine. Partite perse così fanno riflettere molto».

Il secondo gol preso in ripartenza è passato sulle gambe di tanti giocatori dell'Atalanta.

«Non era il momento di essere sbilanciati e di sicuro c'è bisogno di sistemare alcuni ruoli».

Il primo gol?

«Su quello pesa una grande incertezza: c'è un fallo di mano abbastanza evidente. C'è un'immagine dubbia, ma altre tre sono nette. L'arbitro però ha deciso così. Comunque sia, in quell'occasione il Cagliari  era riuscito a fare un'azione precisa, quello che non siamo riusciti a fare noi».

È stato un rischio inserire Zapata? È rimasto in campo solo 13 minuti.

«No, stava bene e si è visto subito che si è inserito da protagonista propiziando il gol di Palomino. Poi ha fatto una scivolata e nel rimettersi in piedi ha sentito un dolore. Vedremo di che cosa si tratta».

In casa solo tre vittorie quest'anno. Perché?

«È così, ma la sconfitta di oggi è pesante perché se non vinci questo tipo di gare abbassi molto le tue aspettative».

Ora Fiorentina e Juve per rimettersi in piedi.

«Speriamo che sia così. Giovedì è una partita secca con una qualificazione in ballo. Poi penseremo alle altre».

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