Il dopo partita del mister

Gasp orgoglioso della partita, ma ai nuovi arrivati chiede più ritmo e intensità

Il tecnico non nasconde la gioia per la vittoria di Lisbona (e si scusa per la poca voce). Esalta la vecchia guardia e chiede più ritmo ai nuovi

Gasp orgoglioso della partita, ma ai nuovi arrivati chiede più ritmo e intensità
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Gasperini si presenta ai microfoni di Sky con un volto che sprizza contentezza: «Sono un po’ senza voce», dice ridendo.

Vittoria e primo posto nel girone, quant’è orgoglioso per come avete giocato questa sera?

«Moltissimo, soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, il risultato di 2-0 ci stava tutto e, anzi, se fossimo stati un po’ più cinici e precisi in attacco, avremmo potuto anche a chiudere la partita. Poi nel secondo tempo la gara ha preso un’altra piega. In campo internazionale è sempre così: queste sono squadre di valore, lo Sporting è primo in campionato e abituato a fare le coppe. Hanno inserito giocatori freschi, qualcuno dei nostri è calato e, dopo l’episodio del rigore, siamo andati un po’ in affanno. Alla fine, però l’abbiamo chiusa abbastanza bene».

Due gol che arrivano dal vivaio… questa è l’essenza dell’Atalanta.

«Sia Scalvini che Ruggeri hanno fatto benissimo. Ruggeri sta anche stupendo per continuità, giocando praticamente tutte le partite, e nei secondi quarantacinque minuti riesce anche ad esprimersi ancora meglio. Anche Scalvini bene, nel finale era un po’ stanco».

Ed è entrato Palomino.

«Per fortuna io ho ancora questi giocatori della vecchia guardia che in questo tipo di partite rispondono sempre al meglio. In mezzo a tante cose buone, in qualche giocatore c’è comunque anche qualcosa da rivedere, però le vittorie aiutano».

Il pareggio con la Juve ha fatto intravvedere la vostra dimensione in Italia, la vittoria di Lisbona che cosa aggiunge?

«Dice che siamo in un buon momento, che la squadra cresce sia sul piano del gioco che dell’identità. Abbiamo bisogno di inserire qualche giocatore in più, soprattutto tra i nuovi arrivati. Nella mentalità e nella tenuta c’è ancora una disparità nel modo di stare in campo e nel dare battaglia: non sempre riusciremo a dominare come abbiamo fatto nel primo tempo».

Lei ha subito ripreso Lookman perché non aveva tirato in porta da posizione favorevole, ma è un finalizzatore o no?

«Lookman stasera ha fatto una delle sue migliori partite. Ha una grande condizione ed è stato presente in tante azioni d’attacco. Nel primo tempo poteva essere un po’ più concreto, ma nella rifinitura ha creato tante situazioni favorevoli. È un giocatore in crescita, poi non so se riuscirà a fare tutti i gol dell’anno scorso».

Cosa manca adesso all’Atalanta?

«Se giocassimo sempre come nel primo tempo mancherebbe poco o niente, ma ci sono anche avversari forti. Scamacca e Holm che sono entrati nella ripresa, ma anche De Ketelaere hanno bisogno di trovare i ritmi e l’intensità dei “vecchi”. Hanno tanti esempi positivi davanti, con loro cresceranno».

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