Le parole del mister

Gasperini: «Partiti troppo piano, ma ho visto comunque un'Atalanta all'altezza»

Gasperini: «Partiti troppo piano, ma ho visto comunque un'Atalanta all'altezza»
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di Giambattista Gherardi

L'Atalanta di Lisbona si è vista solo a tratti e il 3-2 finale ricorda per certi versi, non solo nell'aspetto numerico, la sconfitta di Firenze. Tutto sommato tiri, in porta e non, di Atalanta e Lazio si sono equivalsi e addirittura in cross e possesso palla hanno prevalso i neroazzurri. Gasperini ai microfoni di Dazn non nasconde il rammarico, soprattutto per un avvio di gara davvero difficile.

«Siamo partiti piano - spiega - e addirittura il primo gol ce lo siamo fatti da soli, in una situazione nemeno troppo pericolosa. Abbiamo compromesso la partita nel primo quarto d'ora, ma poi siamo cresciuti e abbiamo meritato il 2-2. Nel finale forse è emersa qualche fatica».

Le rotazioni non sono ancora del tutto rodate

«Molti ragazzi arrivati quest'anno hanno tuttora bisogno di entrare appieno nei nostri meccanismi. Dobbiamo affidarci al nucleo storico e questo in una settimana con Juventus, Sporting e Lazio finisce per pesare. Ho visto comunque una buona prestazione complessiva, siamo sicuramente cresciuti e giocarcela recuperando due gol alla Lazio non è poco».

Nel finale un gol evitabile...

«Non abbiamo avuto l'attenzione necessaria, anche perchè la squadra era schierata. Non siamo andati in pressione sul gioco aereo e Vecino ha mostrato buona tecnica nel tiro. Un peccato».

Errori dei singoli e anche in attacco meno incisivi...

«Scamacca e De Kateleare hanno bisogno di giocare, Muriel è entrato molto bene e anche Koopmeiners aveva un piccolo risentimento e l'abbiamo rischiato solo nella ripresa. Male è entrato Lookman, forse non ha accettato l'esclusione iniziale. Pur brillante nei movimenti non era in partita, sembrava quasi infastidito».

La sosta un toccasana...

«Ci voleva, dopo un periodo intenso, anche se tanti andranno in Nazionale. Siamo cresciuti in questo periodo e la stagione è ancora lunga, alla ripresa ci giocheremo le nostre carte».

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