Gasp sulla strada per Bergamo (con Preziosi partita chiusa)

Gasp sulla strada per Bergamo (con Preziosi partita chiusa)
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È partito il conto alla rovescia per l’arrivo di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta. Nelle ultime ore, il dubbio tra il tecnico del Genoa e Stefano Pioli, esonerato dalla Lazio, si sta risolvendo sempre più velocemente a favore del mister di Grugliasco e tutte le verifiche, sia con la stampa genovese che con il diretto interessato, confermano che con ogni probabilità sarà lui il successore di Reja al timone della Dea. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 3 giugno, abbiamo avuto un primo contatto con Gasperini. Complicato parlarci, il numero di telefono è cambiato da poco tempo, ma dopo un paio di tentativi ecco l’imbeccata giusta.

Il tecnico del Genoa ha risposto con gentilezza e spiegato che prima di parlare del futuro avrebbe dovuto risolvere la sua posizione con il Genoa, società con la quale era legato da un contratto biennale (a 1,2 milioni a stagione). La risoluzione del contratto è avvenuta nel pomeriggio di sabato e ora il futuro del tecnico piemontese dovrebbe essere nerazzurro sia perché Bergamo è una piazza che gli piace sia perché il mister ha un'alta considerazione del presidente Percassi e della società. Certo, a poche ore dal gran rifiuto di Maran meglio andarci cauti con le certezze, ma questa volta sarebbe ancora più incredibile se tutto dovesse saltare.

Gasperini, 58 anni, era infatti il nome più accreditato per l'Atalanta prima delle voci su Prandelli e la vicenda del dietrofront di Maran. È considerato un tecnico preparato e al Genoa ha sempre saputo costruire una squadra competitiva, nonostante i colpi di testa di Preziosi che a ogni sessione di mercato gli rivoluzionava l’organico. Nel 2014/15 aveva portato i rossoblu a qualificarsi in Europa League, anche se dovette rinunciare al palcoscenico europeo in quanto il club non aveva i requisiti Uefa per partecipare.

 

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La telefonata di venerdì con Gasperini. «Mister, la disturbiamo per sapere come stanno le cose con l’Atalanta...». Gasperini: «Guardi, ringrazio della chiamata ma prima di tutto è necessario che io mi veda con Preziosi per risolvere il contratto con il Genoa, poi parleremo di tutto il resto». Domanda: «Possiamo dire che Bergamo è comunque una destinazione a lei gradita?». Risposta: «Indubbiamente sì, ma parliamone dopo l’incontro con Preziosi: non vedo il presidente da un po’, spero che in questo fine settimana la questione si possa chiudere». Prima dei saluti, senza chiedere conferma dell’avvenuto incontro con la dirigenza orobica che era già stato certificato da altre fonti (e si parla di un triennale da 800mila euro sul tavolo), la battuta e il sorriso che valgono più di mille parole. «Va bene mister, vorrà dire che ci vedremo a Zingonia la prossima settimana per la sua presentazione come tecnico dell’Atalanta». Dall’altra parte del telefono si è sentita una risata convinta e un «buona serata e buon lavoro» che a questo punto potrebbe essere solo il primo di una lunga serie. Non si è dovuto attendere molto per l'incontro con Preziosi, avvenuto poche ore dopo.

 

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La situazione al Genoa e la volontà di Preziosi. All'incontro con il presidente del Genoa le intenzioni delle parti erano chiarissime: Gasperini voleva chiudere il contratto, ma era forte di un accordo fino al 2018 che valeva 1,2 milioni netti l’anno. Quindi 2,4 milioni netti al tecnico e 4,8 lordi per il bilancio del Genoa. Secondo alcuni colleghi genovesi è probabile che a Gasperini sia stata concessa una buonuscita. Qualcuno parla di 3-400 mila euro che Preziosi sarebbe stato intenzionato a proporre, ma viste le cifre sul tavolo, facilmente Gasperini ha alzato la posta. Se a questo aggiungiamo che si parla di un matrimonio finito male sul piano dei rapporti, a Preziosi potrebbero essere serviti almeno 5-600 mila euro (o forse più) per sciogliere la collaborazione. Gasperini non aveva gradito la situazione che si era venuta a creare dopo che il presidente gialloblu aveva dichiarato di voler affidare la squadra e Juric, fresco di promozione col Crotone.

 

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I cinesi e la Lazio: nessuna conferma. Proprio mentre le voci su Gasperini all’Atalanta prendevano sempre più piede, due indiscrezioni rimbalzate su internet avevano creato un po’ di scompiglio. La prima, proveniente da Roma, parlava di un possibile approdo alla Lazio di Gasperini insieme al centravanti del Genoa Pavoletti. Una voce priva di fondamento sia perché Lotito non ha intenzione di ingaggiare Gasperini, sia in quanto lo stesso tecnico, dopo essere stato messo da parte, non aveva altro obiettivo che rescindere con il Genoa e poi scegliere in autonomia la prossima destinazione.

L’altra notizia era quella dell'interessamento di un gruppo cinese, disposto a mettere sul piatto 15 miliardi di euro per l'acquisto della società ligure. Qualcuno aveva addirittura parlato di preliminari già firmati che avrebbero potuto ostacolare la partenza del Gasp. A smentire seccamente questa ipotesi era stato lo stesso presidente Preziosi, attraverso radio e quotidiani locali.

 

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Prime voci sui giocatori: De Maio in arrivo, Pinilla in partenza? In attesa di passi avanti verso l’ufficialità, iniziano a circolare le prime voci sui giocatori che potrebbe avere a disposizione il nuovo tecnico. Il primo acquisto della Dea dovrebbe essere il difensore Sebastian De Maio. Classe 1987, De Maio è stato il perno della difesa del Genoa nelle ultime 3 stagioni nelle quali ha collezionato 92 presenze e 4 gol. Centrale forte fisicamente e dal buon piede, De Maio verrebbe a completare il pacchetto di titolari con Masiello e Toloi mentre Suagher, Caldara e Stendardo sarebbero le alternative.

Sul fronte d'attacco, in attesa di qualche colpo ad effetto dal Sudamerica, la conferma di Borriello sembra sempre più probabile mentre il discorso inverso vale per Pinilla. L’attaccante cileno è arrivato a Bergamo proprio dal Genoa nel mercato di gennaio del 2015. Il dualismo con Matri venne risolto pubblicamente da Gasperini con l’investitura da titolare del centravanti italiano, Pinilla non la prese benissimo e le strade dell'attaccante e del tecnico si separarono. La sensazione è che, in presenza di una buona offerta, Pinilla possa lasciare Bergamo anche in considerazione del contratto in scadenza nel 2017, dello stipendio (oltre 1 milione di euro) e del fatto che non sono più di 20 all’anno le partite da titolare che il centravanti cileno può garantire.

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