Gasp, tra presente e passato: «Il Genoa è parte di me. Auguro loro il meglio, ma da lunedì»
Il tecnico nerazzurro ha presentato la sfida di domani, domenica 17 gennaio, contro il Grifone, sua ex squadra. Ha parlato anche di giocatori in recupero e classifica
di Giordano Signorelli
Domani (domenica 17) è il giorno di Atalanta-Genoa, una sfida speciale per Gian Piero Gasperini, che ritrova il proprio passato ma soprattutto affronta una squadra che, dopo l'arrivo di Ballardini, sembra aver trovato punti e sicurezze. «Ha trascinato la Juventus ai supplementari in Coppa Italia - spiega Gasp -. Il Genoa sta attraversando un momento migliore rispetto a qualche settimana fa. Ha ritrovato entusiasmo e dovremo interpretare bene questa gara. Anche loro possono fare risultato. Sarà una partita da interpretare bene, hanno dimostrato di saper fare risultato».
Poi sui numeri in attacco. «Speriamo di avere maggiore precisione. Contro il Cagliari si era incanalata bene, ma non va sempre così. Stiamo facendo bene, abbiamo una buona mentalità e ho tutta la rosa a disposizione. Alla fine del girone di andata faremo il punto della situazione».
Inevitabile un passaggio anche su acciaccati e singoli. «Domani posso scegliere, ma abbiamo tante gare a distanza ravvicinata. Anche Caldara e Pasalic hanno recuperato e siamo in fiducia. Mario ripartirà con qualche spezzone, mentre la difesa sta reggendo bene, giocando con attenzione. Miranchuk? Fra infortuni e Covid è rimasto fuori diverso tempo. Ha qualità importanti, deve trovare continuità e duttilità. Maehle? Ha fatto una buona partita, non è facile giocare con la sua personalità. Ci sono buoni presupposti. Pessina? Vediamo la risposta di oggi in allenamento».
L'Atalanta, in casa, ha un ruolino invidiabile: «Abbiamo fatto bene, dobbiamo continuare così. È fondamentale per rimanere in alto. Vincere domani sarà molto importante, siamo concentrati sul campionato e poi ci sarà la Coppa Italia. Genoa o Udine? Più difficile il Genoa, perché arriva domani. Per il resto non guardo gli altri risultati. Se vinciamo, la classifica diventa buona. Ma non dobbiamo farci prendere dall'euforia e fare il meglio».
Infine, il suo forte legame col Grifone: «Io vivo il presente, ma sono felice di ciò che ho vissuto a Genova. Ho casa lì vicino, seguo molto le vicissitudini della squadra. Il Genoa sarà sempre una parte di me. Ballardini amato come me? Io di più (ride, ndr). Ma lui ha fatto dei piccoli miracoli. Spero che possa fare bene. Magari da dopodomani, ecco. Melegoni? Sono contento, ha esordito a 17 anni con noi. Ha avuto diversi problemi e sono felice che sia al Genoa. Spero che il gol contro la Juve gli dia la spinta giusta».