Gasperini, 500 punti con l'Atalanta in A ma anche tanti dubbi sulle scelte di formazione
Il rendimento delle squadra allenata dal tecnico in questi anni è di altissimo livello. Ma a Udine ci sono state scelte che non hanno proprio convinto
di Fabio Gennari
Prima i numeri, oggettivi e inattaccabili. Con quello di Udine, Gasperini ha toccato quota 500 punti conquistati con l'Atalanta in Serie A: 144 vittorie, 68 pareggi e 66 sconfitte con 535 gol fatti e 328 subiti. Considerando che questi punti sono stati fatti in 268 partite, la media è di 1,86 punti a partita che, su base stagionale, fa 70,89 punti. Praticamente, Europa garantita.
Detto tutto questo, che mica è poco, la partita di Udine ha lasciato diversi dubbi per le scelte iniziali (di uomini, ma anche di modulo), che non hanno messo quasi mai l'Atalanta nella condizione di essere superiore all'Udinese.
Gasperini vede i calciatori tutti i giorni, il livello di stanchezza e di brillantezza li conosce meglio di tutti noi e le scelte sono ovviamente sue. Su questo poco da dire. Però noi che vediamo le partite non possiamo ignorare che Muriel, Pasalic e Miranchuk in campo insieme dall'inizio si sono rivelati una concessione troppo grande alla gamba della squadra di Cioffi. Soprattutto se, nel giro di un tempo, la posizione in campo dei tre viene continuamente cambiata. Col senno di poi, vien da chiedersi se non fosse meglio partire con almeno uno tra Lookman e Scamacca.
Sul piano tattico, fino agli ultimi minuti l'Atalanta è rimasta in campo con la difesa a tre, subendo l'inferiorità numerica contro il centrocampo dell'Udinese (che schierava il 3-5-2). Soprattutto alla luce delle assenze in difesa, perché non provare con il 4-2-3-1? In mezzo non sarebbe cambiato nulla, con de Roon ed Ederson dietro a Koopmeiners, mentre davanti si sarebbero potuti ruotare diversamente i giocatori.
Ovviamente, la controprova non c'è. Ma la prestazione della Dea è stata la peggiore della stagione e il punto in classifica è l'unica cosa bella del complicato pomeriggio friulano. Normale farsi delle domande.