Gasperini vede la Coppa: «Oggi ci viene detto che possiamo battere la Juventus»
di Giordano Signorelli
Dopo vent'anni, l'Atalanta batte la Juventus e conquista tre importantissimi punti in chiave qualificazione Champions League. «Era una partita che contava, la Coppa Italia sarà un altro tipo di gara. Ma oggi ci viene detto che possiamo battere la Juventus, una squadra forte, non dimessa. Aver vinto a fatica ci dà grande orgoglio e forza. Faccio i complimenti ai ragazzi».
Poi Gian Piero Gasperini si sofferma sugli ingressi dalla panchina. «Sono fondamentali, anche loro hanno alternative importanti. I cinque cambi amplificano la possibilità di utilizzo della panchina. Gare così equilibrate vengono decise dagli episodi e vanno giocate in previsione dei novanta minuti, quindi anche delle sostituzioni. Champions? È presto, mancano ancora 7 partite, ma è una vittoria che dà morale e ulteriore benzina per raggiungere il traguardo del quarto posto. Ci sono squadre che non molleranno fino alla fine».
L'attenzione si sposta poi all'undici iniziale nerazzurro. «Nel fare la formazione ho guardato anche agli avversari, ci mancavano Hateboer e soprattutto Romero, ma noi volevano giocare il match nei novanta minuti. Cercavamo compattezza, senza lasciare spazi alla Juventus perché loro hanno giocatori di grande gamba. Dovevamo essere molto bravi nella fase difensiva per costruire la vittoria. Oggi siamo stati bravi ed equilibrati».
Infine sulle soluzioni alternative: «Il passaggio alla difesa a quattro è stata un'evoluzione resa possibile grazie all'attitudine di tutti i giocatori, compresi quelli che non trovano spazio. È un processo che abbiamo avuto nel tempo, ma non c'è molta differenza fra uno e l'altro. Avevamo già provato questo sistema l'anno scorso, però in alcune gare in cui facevamo fatica a sbloccare necessitavamo di qualcosa di diverso».