Gasperini alla vigilia del Bruges: «Gara importante, il rigore dell'andata ormai va superato»

di Fabio Gennari

Prima a Sky e poi in conferenza stampa, ieri (17 febbraio) Gian Piero Gasperini ha parlato di Atalanta-Club Brugge e di come la sua squadra deve impostare la sfida per passare il turno. Dimenticando l'episodio della gara di andata e pensando solo a fare bene.

«Sul rigore dell’andata abbiamo detto ampiamente tutto, il risultato è questo e dobbiamo cercare di vincere la partita. Quel che è accaduto in Belgio, sotto il profilo del risultato, è stato ampiamente documentato. Non faremo noi leva su quest’aspetto. Questa è una partita che durerà 90 minuti, dovremo prendere le misure e creare le opportunità: giochiamo contro una squadra per cui serve la massima concentrazione. Se non bastassero i 90 minuti, ragioniamo sui 120'».

Il Bruges ha fatto una bella impressione al tecnico della Dea che, tuttavia, pensa prima di tutto alla prestazione dei suoi. «La squadra all'andata ha giocato un po' a metà, questo ci ha creato qualche problema. Dobbiamo fare una partita migliore, nel secondo tempo abbiamo avuto delle occasioni per andare in vantaggio ma globalmente dobbiamo giocare meglio, giocare una gara di due scalini migliore. Col City ho visto un Bruges molto duttile, capace di stare basso e ripartire, hanno dei giovani che ribaltano l'azione, mi hanno fatto un'ottima impressione: per superare questo turno dobbiamo fare una buona gara sotto tutti gli aspetti».

Si gioca in casa, davanti al pubblico di Bergamo. «Lo stadio a nostro favore conta. È importante tutto, incide anche il pubblico e può essere determinante».

Infine, un pensiero su Lookman e sui tanti impegni che hanno coinvolto i suoi uomini migliori. «Abbiamo già giocato 38 partite, siamo a febbraio e parecchi le hanno giocate quasi tutte. Devi essere preparato se c’è qualche acciacco, il brutto è se capitano infortuni gravi. Lookman ci è capitato di averlo fuori, questo è coinciso con qualche gol in meno e qualche carenza nella fase offensiva. Dietro e in mezzo ti arrangi meglio, ma quando ti manca uno così in avanti è dura, i cambi in attacco sono fondamentali».