Parola del mister

Gasperini alla vigilia del Real: «Sono favoriti ma ce la giocheremo, con la nostra filosofia»

Lunga intervista del mister nerazzurro alla vigilia della sfida contro gli spagnoli. L'Atalanta vuole provarci nonostante la forza dell'avversario

Gasperini alla vigilia del Real: «Sono favoriti ma ce la giocheremo, con la nostra filosofia»
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di Fabio Gennari

Con la fresca serata di Madrid appena iniziata dopo una bella giornata di sole, il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato dal Centro Sportivo di Valdebebas alla vigilia della gara contro il Real Madrid. Il mister nerazzurro è parso sereno e tranquillo, consapevole della grande partite che attende l'Atalanta.

Mister, un anno dopo Valencia siamo di nuovo in Spagna: sensazioni?

«È passato un anno, abbiamo sempre giocato a porte chiuse e questo è un altro tipo di partita anche se parliamo sempre di un ottavo di finale. Già prima dell’andata il Real era favorito, ora lo sono ancora di più. Noi siamo ancora in gara e affrontiamo questo impegno con lo spirito di chi vuole essere competitivo e fare una grande partita».

Come si batte il Real Madrid?

«Dobbiamo cercare di fare una buona partita, a tutti i costi. Non pensiamo che dobbiamo battere il Real Madrid a tutti i costi, sarebbe presuntuoso. Andiamo in campo con le nostre caratteristiche migliori, vedremo quanto riusciremo a contenerli e poi a proporci. Spero sia sufficiente, non dimentichiamo che affrontiamo una delle squadre più titolate al mondo».

Finora avete ottenuto 3 vittorie in trasferta, ora serve la quarta...

«Speriamo di ottenerla! Il coefficiente di difficoltà è più alto, abbiamo solo questo risultato per passare il turno, è evidente. Il resto riguarda la crescita in questi anni, la possibilità di giocarsi un quarto qui, vedremo durante la gara le nostre possibilità».

Ci sarà Benzema rispetto alla sfida di Bergamo.

«È uno dei più forti attaccanti al mondo, ma non hanno solo lui e possono fare gol in tanti modi. Se reggiamo l’urto avremo più possibilità di giocarcela».

Come sta Djimsiti?

«Sta bene, è tutto a posto. Solo una contusione».

Con lo Spezia è arrivato a 300 vittorie: qual è stata la più bella?

«La più bella sarebbe la 301esima, arrivasse domani sarebbe il massimo…»

Dopo la mezz'ora di venerdì con lo Spezia, Zapata è in condizione di giocare dall'inizio?

«Siamo tutti pronti, tranne Hateboer e Sutalo infortunati e Freuler che è squalificato. Per il resto tutti sono a posto per giocare domani».

Sarà una gara difficile, il Real è forte ma voi siete in crescita costante: concorda?

«Finora è stata una Champions difficile ma migliore dell’anno scorso, abbiamo fatto 11 punti, superato un girone più difficile con ben 3 vittorie fuori casa. Ora c’è il Real Madrid, il loro valore è più alto e difficile rispetto a quello dell’anno scorso: sarà una gara che può dare un peso diverso alla nostra stagione».

In Champions arrivate da una striscia di 3 vittorie con nessun gol subito, solo il Manchester City prende meno tiri in porta di voi...

«Ormai da diversi mesi questa squadra ha raggiunto una solidità e un approccio diverso in fase di copertura. Sicuramente è più difficile da superare, lo evidenziano i numeri dei gol e dei tiri che subiamo. Dovremo valutare la capacità nostra di contenere quanto farà il Real Madrid. È una gara da vedere nei 90 minuti, più a lungo riusciremo a stare in partita, meglio potremo fare».

Il fatto di doverla valutare nei 90 minuti inciderà anche sulle scelte iniziali?

«Vedremo come si evolve la partita, entriamo subito con intento di fare bene senza troppi calcoli».

La presenza o meno di Sergio Ramos e della difesa a 3 può condizionare le scelte?

«No, siamo preparati a giocare nel nostro modo. Ormai abbiamo fatto tante partite contro la difesa a 2 o 3, contro 2 o 3 attaccanti. Vedremo domani come saranno in campo loro, non è questo che sposterà la formazione. Noi siamo preparati, il Real può adottare varie soluzioni, all’inizio come durante la gara, ma anche noi possiamo fare diverse scelte. Ci sono sempre i cambi e la panchina. Non cambiamo in base alle scelte del Real Madrid».

Dopo le eliminazioni di Barcellona e Siviglia, si parla molto di un calcio spagnolo in difficoltà: qual è il suo pensiero?

«Difficile a questi livelli fare valutazioni, in Europa ci sono molte squadre competitive. Ora Bayern e City possono sembrare le più forti, ma il livello di Barcellona e Real o del PSG è comunque molto alto. Dipende molto da come ci si arriva, dagli infortuni, si gioca molto quindi i fattori sono tanti. Possono spostare i valori di una squadra da un mese all’altro. Le migliori sono competitive, a tutti i livelli».

C'è ancora un po' di rabbia per la gara di andata?

«Sinceramente non era rabbia ma dispiacere di non aver potuto giocare una gara come ci aspettavamo. Abbiamo dovuto snaturarci, fare una gara solo difensiva con poche possibilità di fare confronto. Non pensiamo a quella di andata, domani c’è un’altra partita e in qualche modo siamo ancora dentro. È più difficile per il risultato, ma le motivazioni sono alte per fare una bella gara al cospetto del Real, una delle migliori squadre al mondo. Fondamentale poterci misurare per vedere a che livello siamo».

Di certo qualità e velocità in Europa contano moltissimo, in Italia sembra invece che se ne accorgano in pochi: concorda?

«Per me, per i giocatori e per l’Atalanta è sempre stato così. Questo ci è costato anche qualche sonora sconfitta. Abbiamo preso batoste a Zagabria, a Manchester e con il Liverpool. Ma non abbiamo mai pensato di cambiare il modo di giocare. Abbiamo sempre pensato di crescere con la nostra idea di gioco, si possono mettere anche i bus davanti all’area sperando in un episodio. Questo non significa che non si possa fare, ma noi cerchiamo la nostra filosofia. Se dovesse andar male ci riproveremo, siamo testardi».

Che Real ha visto all'andata?

«Ho potuto ammirare una squadra con un livello tecnico molto alto, una squadra difficile da contrastare. Sbagliano poco, devi essere sempre molto attento. La gara è stata un po’ snaturata dall’espulsione, ci siamo difesi e loro magari hanno trovato difficoltà».

Si gioca a Valdebebas, senza pubblico e il Real ha recuperato qualche giocatore: c'è equilibrio nelle possibilità di passare?

«Le percentuali, visto il risultato, sono a favore del Real. Noi coltiviamo comunque speranze. Difficile fare previsioni, bisogna poi andare in campo. Solo lì potremo poi vedere se avremo possibilità o no. Purtroppo all’andata è stata strana, non abbiamo un parametro di riferimento perché è stata poco giocata. Snaturata. Dobbiamo vedere in campo. Entriamo con motivazioni e con considerazione avversario, se ci saranno condizioni proveremo a metterli in difficoltà e a sovvertire il pronostico».

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