Gasperini: «Bello tornare a festeggiare a Zingonia. L'arbitro Di Bello? Gran maleducato»

di Giambattista Gherardi

La doppia ammonizione del primo tempo dopo il plateale rigore su de Roon non assegnato (e nemmeno valutato al Var) è l'unico neo di una serata che per mister Gasperini e la sua Atalanta resterà nella storia. Dopo l'1-2 di San Siro, l'allenatore nerazzurro si presenta in zona interviste con un giustificato, solare sorriso. Ma non evita qualche puntualizzazione.

«Sul rigore mancato - afferma Gasperini a Mediaset -, credo di dover dire poco. Qui sta diventando una guerra fra arbitri e varisti e c'è una disparità evidente di giudizi. Capisco l'arbitro che può anche non vedere, ma il Var doveva intervenire ed è ciò che ho chiesto all'arbitro. Di Bello però è un gran maleducato e prima della partita nemmeno mi ha salutato. Con lui e Valeri (che era al Var, ndr) ci sono diversi precedenti con noi, ma io riazzero sempre tutto. Lui invece è un gran maleducato. Ma io riazzero e sarà così anche stavolta».

Tornando al campo da gioco, ora la semifinale che potrebbe aprire scenari importanti in Coppa Italia.

«L'Atalanta in questi anni ha lasciato molto di tangibile, al di là di eventuali titoli in bacheca. Scudetto o coppe europee non sono alla nostra portata, la Coppa Italia invece può essere qualcosa di possibile e sicuramente in semifinale ce la metteremo tutta. Stasera festeggiamo a Zingonia con i nostri tifosi, è un pò che non succedeva: dobbiamo riprendere l'abitudine. È una soddisfazione uscire a testa alta o addirittura vincitori dall'Olimpico o da San Siro, mettendo in difficoltà queste piazze».

Questa Atalanta può ancora crescere?

«È una squadra diversa rispetto al passato, abbiamo un gruppo solido, soprattutto dietro e a metà campo. Sappiamo giocare con tutti i moduli e questo ci dà sicurezza. Se in avanti continueremo a crescere con Scamaccaca e De Keteleare, avremo poi anche il ritorno di Touré e il rientro di Lookman e allora potremo davvero dire la nostra».